‘Pensioni: dal 2011 sempre più lontana’

28 dicembre 2010 | 00:48
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‘Pensioni: dal 2011 sempre più lontana’

Alicandri, capogruppo IdV: ‘Può andare in pensione solo chi ha raggiunto 61 anni di età e 36 di versamenti’

Il Faro on line – “Pensione sempre più lontana. Con il nuovo anno altro scatto in avanti per quella di anzianità e requisiti più penalizzanti con le nuove finestre mobili. In sostanza per avere in mano l’agognato assegno Inps, i lavoratori dipendenti dovranno aspettare dodici mesi. Va peggio per gli autonomi (commercianti, artigiani, coltivatori diretti ecc.) che dovranno ‘penare’ per un anno e mezzo”.

E’ quanto afferma Roberto Alicandri, capogruppo IdV Nettuno e responsabile patronato Encal, che prosegue: “Per i lavoratori dipendenti scatta la cosiddetta ‘Quota 96’. Significa che per andare in pensione anticipata rispetto all’età di vecchiaia, la somma dell’età anagrafica e dell’anzianità lavorativa dovrà essere 96, ma a patto che abbiano raggiunto i 60 anni d’età (esempio: 60 anni di età e 36 di contributi, oppure 61 anni e 35 di versamenti). Per raggiungere i requisiti contribuiscono anche le frazioni d’anno. Più sfortunati, dicevamo, gli autonomi per i quali vige la ‘Quota 97’. In sostanza possono andare in pensione se hanno raggiunto 61 anni di età e 36 di versamenti, oppure 62 di età e 35 di contributi. Anche per loro contano le frazioni d’anno”.

“Per tutti, – continua – condizioni peggiori rispetto a quelle in vigore fino al 31 dicembre 2010, quando si poteva iniziare a riscuotere l’assegno con un’età minima di 59 anni per i dipendenti e di 60 per gli autonomi. Quindi, per effetto delle finestre mobili, il pagamento dell’assegno da parte dell’Inps scatterà dal 13esimo mese successivo alla maturazione dei requisiti per i dipendenti, e dal 19esimo per chi lavora in proprio. Per maggiore chiarezza: il lavoratore dipendente che raggiunge il diritto alla pensione il primo gennaio 2011 potrà riscuotere materialmente l’assegno solo dopo un anno da questa data, mentre il lavoratore autonomo dovrà aspettare un anno e mezzo”.

“I dati Istat dicono che nel 2010 l’età media di chi ha raggiunto il pensionamento è di poco superiore ai 61 anni, ma per effetto di queste novità, a partire dal 2011, si prevede che la media supererà i 62 anni, avvicinandosi ai 63. Le nuove regole sulla decorrenza, che riguardano solo coloro che raggiungono i requisiti a partire dal 2011, non si applicano agli insegnanti, ai lavoratori coinvolti nei cosiddetti piani di esubero di banche e assicurazioni, a chi aveva in corso il periodo di preavviso alla data del 30 giugno 2010 e che matura i requisiti entro la data di cessazione del rapporto di lavoro e, nel limite delle diecimila unità, a coloro che si trovano in mobilità con accordo stipulato entro il 30 aprile scorso”.