Gli italiani in vacanza tra tic e piccole manie

31 dicembre 2010 | 03:27
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Gli italiani in vacanza tra tic e piccole manie

In occasione delle festività il viaggiatore…

Il Faro on line – Tra localita’ montane, mete esotiche e capitali europee, circa 12 milioni di italiani stanno trascorrendo le vacanze natalizie fuori citta’, dove rilassarsi e festeggiare l’arrivo del 2011. Molti sono partiti prima di Natale, e tanti altri si metteranno in strada in queste ore, in tempo per brindare al nuovo anno nelle piu’ tradizionali localita’ turistiche. Ma come sono gli italiani in viaggio? Cosa non sopportano del soggiorno in hotel? 6 su 10 (58,5%) dicono di odiare di sentirsi ignorati e di ricevere un servizio troppo lento (46,5%). Insomma, a non andare giu’ e’ che non ci si senta coccolati (8%). E quali sono i tic e le manie che caratterizzano il popolo italico anche nel momento che per eccellenza dovrebbe essere deputato al riposo e divertimento? A fare da prima scrematura pare sia la provenienza geografica: da nord a sud cambiano gli usi e i costumi del viaggiatore che soggiorna in hotel. Se al nord 7 vacanzieri su 10 sono ossessionati dalla posizione dell’hotel, al centro 4 su 10 non transigono sul menu’, mentre dal sud si dimostrano i piu’ scrupolosi nel scegliere l’offerta piu’ conveniente (55,2%); il 35,3% dei viaggiatori del nord ovest infine, non transige sulla vista dal balcone, rigorosamente panoramica.
E’ quanto emerge da una ricerca promossa dall’Osservatorio Nestlé Professional che ha realizzato 500 interviste a uomini (51%) e donne (49%), di eta’ compresa tra i 25 e i 55 anni, per sondare i desideri degli italiani in vista delle vacanze natalizie in albergo.
Sei italiani su dieci si lamentano del servizio troppo lento e del personale invadente. Tra i desideri piu’ comuni, oltre ad un servizio di qualita’, un’atmosfera accogliente che faccia sentire come a casa
Per 6 italiani su 10 (58,5%) l’aspettativa della vacanza invernale e’ guastata da un senso di trascuratezza e poca ospitalita’: tra i problemi piu’ frequenti c’e’ la sensazione di sentirsi ignorati ed essere infastiditi da un servizio troppo lento (46,5%) o troppo veloce (42,5%). Insomma, a non andare giu’ e’ che non ci si senta coccolati (8%). Il 58,7% degli intervistati infatti si lamenta di un generale aspetto trasandato e non curato dei camerieri, oppure da una fretta non richiesta (25,4%), o da un atteggiamento troppo invadente (31,4%), scostante (20,2%). A lasciare un ricordo “da cancellare”, per il 61% degli intervistati, sono il comportamento del personale non abbastanza cordiale e disponibile, insieme ad un servizio ritenuto scadente (37,4%), e ad un’atmosfera sbagliata (21%). Quali sono i desideri piu’ comuni? Affinché la clientela si senta considerata al punto giusto serve infatti che il personale non metta fretta (51,3%), che i camerieri siano presenti e disponibili in qualsiasi momento (42,8%) e soprattutto che siano capaci si far sentire a proprio agio il cliente durante tutto il tempo (34,8%). Come? Trasmettendo calore che dia l’atmosfera giusta (37,3%), o addirittura anticipando le sue esigenze (14,8%). Il 71% degli intervistati afferma infatti di tornare spesso dove si e’ trovato bene, sia in termini di servizio che di cibo. In primo piano, a far “innamorare” gli italiani un hotel, infatti sono il servizio (44,1%) e il feeling che deve scattare tra cliente e personale (28,7%).
A fare la differenza tra i viaggiatore italici sono le piccole manie e abitudini. Se al nord- ovest si ha paura di non sentire la sveglia, al sud si teme il furto in stanza. Diversi anche i ricordini che si scelgono: dalle saponette del nord ovest e i piatti del centro, all’accappatoio del centro.
Quali sono i fattori che incidono sulla buona riuscita delle vacanze natalizie degli italiani, sotto la neve o tra i caldi mari del sud? Per il viaggiatore del nord e’ fondamentale la posizione dell’albergo (70,9%) e il design (23%), chi arriva dal centro Italia usa come criterio principale di scelta il prezzo (76,6%), mentre dal sud ci si concentra sui servizi offerti al minor costo possibile (55,2%). E quali sono le lamentele non appena mettono piede in hotel? Dal nord est si punta il dito contro i problemi di scarso isolamento acustico (42,6%), mentre dal centro a far storcere il naso con piu’ facilita’ e’ la scarsa accoglienza della stanza, tra cui spicca il letto, considerato spesso troppo scomodo (61,8%) e a contare e’ la qualita’ del menu’ (41,6%); Dal sud a contare e’ anche l’occhio, poiché si vorrebbe trovare una stanza piu’ fornita di dotazioni e accessori, come bagnoschiuma o asciugamani (33,7%), oltre ad un ambiente piu’ accogliente e curato nell’arredamento (28,4%). Dal Nord ovest invece sono le dimensioni che sono capaci di far partire con il piede sbagliato la vacanza: se la stanza e’ troppo piccola (41,5%), e non dotata di vista panoramica (35,3%), e’ facile che i giorni di pernottamento siano vissuti con stress.
E non e’ vacanza senza dei piccoli souvenir da portare con sé a casa: in classifica i ‘classici’ pezzi, come saponette, bagnoschiuma e kit bagno (24,1%), piccoli accessori per essere sempre pulito e in ordine, a nord ovest vanno anche per la maggiore; mentre a nord est si prediligono piatti e ciotole (3,8%) per la casa. Al centro dello Stivale piace l’accessorio ingombrante, ma utile, come l’accappatoio (22,9%) e i teli bagno (23,2%). Al sud infine, quello che conta e’ il valore affettivo o l’impatto scenico: ecco perché e’ diffusa l’abitudine di accaparrarsi dei ‘pezzi unici’ da mostrare agli amici al ritorno, come i menu’ e la carta dei vini (8,5%). E quali sono le paure piu’ diffuse di chi passa il Natale e il Capodanno in albergo? Tra le piu’ diffuse, il timore di non sentire la sveglia (14,7%) soprattutto al nord-ovest; al centro ci si preoccupa di trovare sul proprio conto servizi che non ha utilizzato (35,6%), mentre al sud si ha paura di essere vittima di furti e saccheggi in stanza (31,9%) e dal nord est si vive con il continuo incubo di  dimenticare qualcosa al momento della partenza (54,8%).