Posti di degenza: Comuni insieme contro il decreto regionale

6 gennaio 2011 | 07:15
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Posti di degenza: Comuni insieme contro il decreto regionale

Con le amministrazioni della Tuscia anche quelle di Cerveteri e Ladispoli

Il Faro on line – Sette Comuni della Tuscia Romana hanno presentato ricorso al Tar contro il decreto della Regione Lazio: il piano di riordino sanitario che prevede, tra l’altro, la soppressione dei 77 posti di degenza dell’ospedale ‘Padre Pio’. L’iniziativa e’ stata promossa dall’amministrazione di Bracciano e vi hanno aderito anche i Comuni di Anguillara Sabazia, Canale Monterano, Cerveteri, Ladispoli, Manziana e Trevignano Romano.
“L’attuazione di quanto previsto nel decreto 80, con la conversione dell’ospedale braccianese in un punto di primo intervento, priverebbe l’intera area della Tuscia Romana di una struttura ospedaliera di riferimento, che oggi serve un bacino di oltre 170mila abitanti. – si legge in una nota – Proprio negli ultimi giorni dell’anno i medici del ‘Padre Pio’ hanno affrontato e risolto due emergenze: le conseguenze di un parto difficile avvenuto prima dell’arrivo al nosocomio e un grave incidente stradale”.
“Ci sarebbe stato un esito altrettanto positivo se gli effetti del decreto 80 fossero già stati operativi e i pazienti avessero dovuto essere portati agli altri ospedali di riferimento indicati dal nuovo Piano sanitario, come il Sant’Andrea, l’Aurelia Hospital, o il San Paolo di Civitavecchia?”.

“La decisione di ricorrere al Tar costituisce un gesto di responsabilità verso la cittadinanza, nell’ottica della tutela del diritto alla salute del nostro territorio. Non a caso anche gli altri Comuni della zona sono voluti scendere in campo per tutelare un presidio sanitario essenziale per l’intera area sabatina e per il litorale. Una scelta che apprezziamo molto e che siamo certi costituirà un elemento importante per il sostegno alle nostre ragioni contro quanto previsto dal Decreto 80”.
E Sala sottolinea: “”Non si puo’ privare di un ospedale un’area come la nostra che registra uno dei più alti tassi d’incremento demografico e, nello stesso tempo, il più basso rapporto del Lazio tra posti letto e abitanti. Con l’approvazione del decreto 80, nella Macroarea 4, che comprende anche la Asl RmF, il rapporto di posti letto ogni mille abitanti è pari allo 0,4 contro una media regionale di 3,5. Se si deve intervenire occorre quindi farlo in aree, soprattutto della Capitale, in cui questo rapporto e’ assolutamente sproporzionato”.