Arrestato ovulatore con un chilo di cocaina nello stomaco

7 gennaio 2011 | 17:59
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Arrestato ovulatore con un chilo di cocaina nello stomaco

Il corriere è stato fermato al Leonardo da Vinci dagli agenti della Polaria

Il Faro on line – Assestato dalla Polaria un durissimo colpo al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Al “Leonardo da Vinci” è stato infatti arrestato un “ovulatore” tanzaniano di 29 anni che, dopo aver ingerito alcuni ovuli di cocaina purissima ed averne nascosti altri all’interno delle scarpe, stava tentando di passare indenne attraverso i controlli doganali. L’uomo, A.S.I., originario della Tanzania, era da poco atterrato a Fiumicino, proveniente da Atene, con un volo Alitalia. E proprio nella capitale greca, prima di imbarcarsi, aveva tentato di ingerire circa 1 chilo di cocaina sotto forma di 48 ovuli. Non riuscendovi, ne aveva nascosti 32 nelle scarpe, 17 nella destra e 15 nella sinistra, come in seguito hanno potuto appurare i funzionari della Uif, unità investigativa di frontiera. Atterrato allo scalo romano, l’extracomunitario è stato notato dagli agenti per il suo fare sospetto. E’ stato quindi accompagnato presso gli uffici per gli accertamenti: qui gli investigatori, noti per la loro professionalità ed esperienza, hanno deciso di intervistare lo straniero. Dopo alcune domande mirate, il tanzaniano ha ammesso il reato: nelle calzature sono stati recuperati i 32 ovuli di “neve”. Nel frattempo è scattata immediatamente la procedura che si applica nel caso degli ovulatori, corrieri che trasportano anche con gravissimo rischio per la loro vita la droga. Il 29enne, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Civitavecchia, è stato accompagnato sotto scorta all’ospedale Grassi di Ostia per essere sottoposto a radiografia pelvica. La lastra ha permesso di evidenziare la presenza nell’intestino di 16 ovuli di “polvere bianca” che, insieme agli altri 32, hanno un peso di circa 1 chilo per un valore di circa 700, 800 mila euro. L’ovulatore è stato piantonato nel nosocomio lidense fino all’espulsione di tutti gli ovuli, quindi è stato condotto presso il carcere di Rebibbia con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. La brillante operazione è stata condotta dagli agenti agli ordini del primo dirigente dottor Giovanni Siggillino. Il corriere rischia una pena di 10 anni di carcere.
Maria Grazia Stella