Demanio, in arrivo una stangata sui cittadini di Fiumicino

9 gennaio 2011 | 22:46
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Demanio, in arrivo una stangata sui cittadini di Fiumicino

Case ritenute ‘abusive’. L’Autorità portuale manda le gabelle. Salassi da decine di migliaia di euro. E siamo solo all’inizio

Il Faro on line – La notizia è di quelle destinate a fare rumore. Molto rumore. Perché si parla di soldi. Tanti soldi. Sono quelli che l’Autorità portuale ha iniziato a chiedere a una fetta consistente degli abitanti di via della Pesca con l’oscura dicitura “Occupazione abusiva di suolo demaniale”. Tutti fuorilegge dunque, tutti “abusivi”. Se non fosse per il fatto, però, che quegli “abusivi” su quei terreni ci sono sempre stati, ci hanno vissuto e ci hanno costruito casa. Hanno messo su famiglia, si sono sposati e qualcuno c’è anche morto. E nessuno gli ha mai chiesto nulla. Ma nel 2005, qualche giorno prima di Natale, un decreto ha rispolverato i confini del demanio per effettuarne la cartolarizzazione, tracciando – non si sa bene con quali criteri, e per questo è già in preparazione una furibonda battaglia legale – una bella linea mettendo di qua i terreni privati e di là quelli demaniali. A volte spaccando a metà i terreni, talvolta dividendo persino le case. Col risultato che il tinello è roba propria mentre la camera da letto è demaniale.
Le tabelle esattoriali sono da capogiro: chi ha 267 metri quadri (tra casa e giardino) deve per il periodo compreso tra gennaio 2006 a tutto il 2010 la iperbolica cifra di 34.565 euro, dicesi trentaquattromilacinquecentosessantacinque. Una vera mazzata che pende sulla testa di centinaia di famiglie. Molte delle quali ancora non sanno nulla, in quanto le gabelle esattoriali non sono ancora arrivate a tutti.
E non è neanche finita. Non solo l’importo richiesto viene definito “calcolato in via provvisoria e salvo conguaglio”, ma ai malcapitati cittadini vengono dati venti giorni di tempo per pagare l’intero importo pena la richiesta degli “interessi di legge”. E c’è persino il rischio che, una volta passata la prima tranche, ci si ricordi di chiedere gli arretrati per chissà quanti anni addietro, con interessi tali da mandare sul lastrico non solo le famiglie ma intere aziende.
La notizia fino ad ora non è diventata di dominio pubblico, tanto – come detto – che persino molti dei  diretti interessati ancora non la sanno; anche perché questi fantomatici confini demaniali sono solo sulla carta, e non c’è modo di vederli nella realtà. Unica possibilità: chiamare lo 0766.366298.82 e chiedere informazioni. Incrociando le dita. Oppure rivolgersi a un bravo avvocato. Sembra infatti che la linea tracciata abbia un nome: “delimitazione”. E che questo istituto debba essere effettuato in contraddittorio con le parti, cosa questa che non è accaduta. Di contro c’è l’azione dell’Authorithy che  sta portando avanti ovviamente nella consapevolezza di essere dalla parte della ragione. La battaglia è solo all’inizio.

Roberta Tito