Coldiretti: potenziato il servizio nulla osta per gli operai extracomunitari

13 gennaio 2011 | 23:59
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Coldiretti: potenziato il servizio nulla osta per gli operai extracomunitari

‘verrà garantito un servizio qualificato e al passo con i tempi’

Il Faro on line – Potenziato dalla Coldiretti di Latina il servizio relativo alle richieste di nulla osta per gli operai extra-comunitari. La sede pontina dell’organizzazione diretta da Saverio Viola (nella foto), infatti, grazie alla collaborazione e la sinergia del Centro per l’Impiego di Latina, ha attivato un nuovo servizio con il quale si riducono i tempi e si perfezionano le procedure per questo tipo di domande. “In relazione all’enorme mole di lavoro che ogni anno i nostri uffici sono chiamati a svolgere per garantire il servizio – ha detto Viola – abbiamo ritenuto indispensabile ottimizzare il tutto grazie alla professionalità e alla competenza dei nostri operatori. Ora, oltre a garantire la massima celerità per le pratiche burocratiche, si può accelerare tutta la procedura”.
Così facendo Coldiretti Latina ridurrà al massimo le file nei propri uffici garantendo un servizio qualificato e al passo con i tempi. L’associazione agricola pontina, su oltre 12.000 richieste presentare in totale, presso gli uffici preposti lo scorso anno, ne ha compilate e completate più di 7.000, segno evidente quanto gli uffici di che ha presentato il maggior numero di domande ed è impegnata nelle proprie strutture territoriali a raccogliere le richieste dei datori di lavoro. Intanto cresce l’attesa nelle aziende agricole per l’arrivo dei lavoratori stagionali immigrati dai quali dipende una percentuale considerevole dei raccolti nelle campagne pontine.
“La maggioranza dei lavoratori stagionali extracomunitari – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Latina – Daniela Santori – troverà occupazione in agricoltura, che insieme al turismo e all’edilizia, è il settore con maggiori maggiore opportunità occupazionali per questi lavoratori sopratutto per le grandi campagne di raccolta delle principali produzioni”.
La Coldirteti di Latina ricorda che possono essere assunti, per lavori stagionali, cittadini non comunitari originari di Serbia, Montenegro, Bosnia-Herzegovina, Macedonia, Kosovo, Croazia, India, Ghana, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Ucraina, nonché di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria come Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia, Egitto e i cittadini stranieri non comunitari titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale negli anni 2007, 2008 o 2009.

I NUMERI:
Sono circa 30mila le aziende agricole italiane che assumono lavoratori extracomunitari che rappresentano circa il 10 per cento sul totale dei lavoratori agricoli. Secondo il XIX Rapporto Caritas/Migrantes sull’immigrazione sono 90.091 i rapporti di lavoro in agricoltura identificati come extracomunitari negli archivi INPS ed appartengono a 155 diverse nazionalità anche se a trasferirsi in Italia per lavorare in agricoltura sono principalmente nell’ordine gli albanesi (17,2 per cento), i marocchini (12,6%) e a sorpresa gli indiani (13,8 per cento) che trovano occupazione soprattutto negli allevamenti per l’abilità e la cura che garantiscono alle mucche.