‘Caso Flight Care, precedente gravissimo’

16 gennaio 2011 | 22:38
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‘Caso Flight Care, precedente gravissimo’

Sulla situazione dello scalo interviene Cristian Terrevoli, delegato nazionale della Consulta Trasporti Pdl

Il Faro on line – “La situazione dello scalo di Fiumicino è un precedente gravissimo”, è quanto afferma il Delegato Nazionale nella Consulta Trasporti PDL Cristian Terrevoli. “Più volte ho manifestato le preoccupazioni  di possibili licenziamenti nello scalo di Fiumicino – continua – Più volte non sono state considerate tali dai rappresentanti politici locali. Oggi nello scalo di Fiumicino stiamo assistendo ad una situazione paradossale. I vettori ci sono , le movimentazioni ci sono, i passeggeri ci sono, i bagagli ci sono, quindi il lavoro c’è, ma le aziende sono in crisi , ma perchè questo? E’ semplicissimo, il mercato aeroportuale è stato liberalizzato senza regole. La Flight care è un azienda vittima di un mercato impazzito,con concorrenti che sicuramente non hanno la stessa struttura in termini di organizzazione del lavoro. Infatti oggi l’azienda eredita una varietà di figure professionali che rendono il servizio di gestione aeroportuale di notevole efficienza ma con eccessivi costi i quali vengono riversati nei preventivi forniti ai vettori in scadenza di contratto. Dall’altra parte però non ci sono aziende che hanno le stesse caratteristiche di flight care anzi certe figure professionali neanche esistono ed ecco che le stesse possono essere più concorrenziali abbassando di molto i preventivi forniti ai vettori”.
“Così – prosegue Terrevoli – si spiega la perdita di numerose compagnie aeree da parte della società spagnola che adesso, trovandosi in esubero di personale, è costretta ad aprire una procedura di licenziamento. In tal senso l’esubero di personale si verifica perchè non viene applicata la clausola sociale in base alla legge 18/99. Qualche esponente politico l’ ha citata ,anche io spesso ne ho parlato, sta di fatto che qualcuno la dovrebbe far rispettare. Il tavolo interistituzionale deve mettere come punto focale questo aspetto che è l’unica soluzione a questa situazione di emergenza. L’altra soluzione è fermare l’ingresso o meglio portare a due massimo tre operatori di handling nello scalo di Fiumicino. Il concetto di liberalizzazione può far bene al mercato questo risulterebbe tale se venissero applicate delle regole. Tuttavia al venir meno delle stesse sarebbe deleterio oltremodo accogliere altre realtà aziendali che sono pronte , da come si vocifera , ad entrare nello scalo nei prossimi mesi. Per terminare non vorrei che questo prcedente gravissimo possa indurre, nel momento del bisogno, altre società a fare la stessa cosa per ottenere le attenzioni del caso. Ricordiamoci che in aeroporto ci sono migliaia di dipendenti che ogni giorno lavorano con la massima professionalità i quali non meritano questo tipo di atmosfera visto che il lavoro non manca. Nei prossimi giorni in Consulta Nazionale convocherò con il permesso del presidente Sen. Cicolani e del vicepresidente On. Aracri con il benestare delle Commissioni Trasporti Camera e Senato un incontro con le aziende del trasporto aereo ed Enac affinchè vengano evidenziate le problematiche descritte trovando magari soluzioni in merito”.