Legalità e buona cucina al Leonardo Da Vinci

Il Faro on line – Legalità e fast food di qualità: tutto questo e molto altro ancora caratterizza le specialità della gastronomia siciliana da oggi disponibili a L’Antica focacceria San Francesco di Fiumicino.  Qui sarà possibile gustare sfinicioni, panelle, stigghiole, cannoli, e naturalmente focacce schiette e maritate, nonché il famoso panino “co’ la meuza”. Il nuovissimo punto di ristoro della storica catena omonima è stato inaugurato questa mattina in aeroporto, rinnovando e proseguendo nella promozione della cucina tipica e di tradizione e di educazione alla legalità. L’Antica focacceria, fondata nel 1834 nel cuore della vecchia Palermo, è infatti diventata famosa grazie a Vincenzo Conticello, l’imprenditore simbolo della rivolta contro il racket per aver denunciato e fatto condannare i mafiosi che gli avevano chiesto il pizzo. Conticello subì attacchi, attentati e minacce cui rispose sempre invocando la legge, senza cedere ai ricatti. Dopo avere aperto a Milano e a Roma, ecco  il nuovo locale del Leonardo da Vinci, nella zona Food&Wine. All’inaugurazione sono intervenuti i componenti della Commissione nazionale antimafia tra cui Walter Veltroni, Giuseppe Lumia e Fabio Granata. Il punto si presenta come un chiosco nero su cui campeggiano le foto in bianco e nero dell’originario esercizio palermitano: qui è possibile coniugare la tradizione gastronomica palermitana offrendo un prodotto di qualità e di stagione, da consumare velocemente, secondo lo stile di vita contemporaneo. La cucina di Antica Focacceria San Francesco propone sia il servizio al banco sia i prodotti da asporto, il cosiddetto take away. Quanto a Conticello, vive dal 2005 sotto scorta perché, dopo aver denunciato gli estorsori, ebbe il coraggio di riconoscerli in aula e vederli condannati. Anche il patron  della catena era presente, scortato dalle forze dell’ordine. Nel capoluogo siciliano L’Antica Fo¬cac¬ce¬ria continua ad essere il punto di riferimento dei palermitano da ormai  tre se¬coli: presso lo storico locale si sono fermati a ristorarsi intellettuali e artisti, turisti e letterati. Vi pranzò persino Giuseppe Garibaldi.  Dall’”eroe dei due mondi” ai nostri giorni, non ha perso il suo lustro e, cutode delle tradizioni enogastronomiche isoalne, si è rinnovata  per mantenersi competitiva sul mercato. Sebbene con un po’ di ritardo, dovuti per l’appunto ai fatti di cronaca relativi alle estorsioni subite e denunciate, la locanda torna a sfidare il mercato globale con un ambizioso piano di sviluppo internazionale. Il progetto di  espansione prevede aperure all’estero, sia in Europa sia nell’America del nord e del sud, in Medio ed Estremo Oriente, in metropoli come Londra, Madrid, New York e Tokyo.
Maria Grazia Stella