Via Cadria, l’Autorità di bacino boccia il progetto

16 gennaio 2011 | 00:47
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Via Cadria, l’Autorità di bacino boccia il progetto

Pd-Idv: ‘Situazione preoccupante per la strada portuale. L’avevamo detto’

il Faro on line – “La bocciatura da parte dell’Autorità di Bacino del progetto della “nuova” via Monte Cadria, la strada a doppia corsia con annessa pista ciclabile, che collegherà il Ponte della Scafa al porto turistico di Fiumicino è preoccupante. E segna un nuovo stop al progetto del porto, già fortemente rallentato dai mancati pagamenti ai trasportatori che hanno caratterizzato l’ultimo scorcio di dicembre”, a parlare sono Paolo Calicchio, capogruppo Pd e Claudio Cutolo capogruppo Idv di Fiumicino.
“Inutile dire lo avevamo detto che le procedure per la strada sarebbero state dure. Ma ricordiamo anche le nulle, a questo punto, assicurazioni in consiglio dell’assessore all’urbanistica Mario Russo, che affermava  quanto fossero secondarie le opinioni dell’autorità di Bacino e le valutazioni del PS5, il vincolo che la Protezione Civile dell’allora Bertolaso ci ha fatto calare dall’alto bloccando tutto lo sviluppo urbanistico della zona a ridosso del porto turistico – sottolineano i due politici – Bisogna fare una distinzione. Il progetto bocciato è soltanto quello della strada extraurbana secondaria e non quello della strada di cantiere. A questo proposito ci chiediamo che fine abbia fatto proprio quella strada di cantiere che il sindaco Canapini, più preoccupato dai problemi interni che hanno portato alla “cacciata” dell’assessore Emilio Scalfarotto che non dei cittadini, va dicendo che realizzerà da circa un anno e di cui ancora non abbiamo visto nulla, se non parole e proclami. Ma la commissione istituita per valutare l’iter delle procedure del Porto della Concordia tra cui anche per la realizzazione della strada di cantiere, prescrizione della regione Lazio, che fine ha fatto? È solo colpa del privato? E il comune quando decide di controllare? Auspichiamo che il nostro primo cittadino, per una volta, intanto pretenda come avrebbe dovuto da un anno, la strada di cantiere per i camion; poi che intervenga presso Renata Polverini, di cui fino a oggi abbiamo accettato  solo i tagli alla sanità, ai trasporti dei disabili e alla sicurezza, per sbloccare l’impasse. Non vorremmo che alla fine il porto venga costruito senza strada di cantiere, con le conseguenze che tutti i cittadini conoscono molto bene”.