Lollo ascoltato in Tribunale. Interrogatorio secretato

17 gennaio 2011 | 16:59
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Lollo ascoltato in Tribunale. Interrogatorio secretato

Strage di Primavalle, un’ora e emzza di flash-back su una delle storia più drammatiche degli Anni 70

È durato circa un’ora e mezza l’interrogatorio di Achille Lollo (nella foto), ex esponente di Potere Operaio condannato per il rogo di Primavalle avvenuto il 16 aprile del ’73 a Roma in cui persero la vita i fratelli Stefano e Virgilio Mattei, figli dell’allora segretario della locale sezione del Movimento Sociale Italiano. Massimo riservo sui contenuti  dell’interrogatorio: il pm Luca Tescaroli ha lasciato gli uffici della Procura di piazza Adriana senza rilasciare alcuna dichiarazione.

I magistrati della procura di Roma hanno deciso di secretare l’interrogatorio. Lollo – fanno solo sapere a piazzale Clodio – e’ stato sentito ai sensi dell’articolo 197 bis del  codice di procedura penale, e cioe’ nella veste di testimone assistito in un procedimento connesso. Lollo, infatti, e’ stato condannato a 18 anni di reclusione, assieme a Manlio Grillo e Marino Clavo per la morte di Stefano e Virgilio Mattei (figli dell’allora militante missino della sezione del quartiere romano) ma nel 2005 la corte d’appello di Roma ha dichiarato la loro pena estinta per prescrizione. In mattinata, mentre era in corso l’interrogatorio, alcuni esponenti di Gioventu’ Italiana e de La Destra si sono radunati a piazza Adriana rivolgendo slogan contro Lollo e sollecitando la verita’ sull’attentato contro la famiglia Mattei.

«Dal 25 febbraio dello scorso anno, giorno in cui mi è stata comunicata la riapertura delle indagini da parte della Procura sulla morte di mio figlio, è passato quasi un anno e nessuno mi ha fatto sapere nulla sulle indagini». Lo afferma Rina Zappelli, madre di Valerio Verbano, il giovane di sinistra ucciso davanti ai genitori nella sua casa a Roma, il 22 febbraio 1980. «Il 23 giugno dello scorso anno – aggiunge – ho partecipato alla commemorazione del giudice Mario Amato. C’erano anche tre magistrati: uno di loro, dopo la cerimonia, mi ha avvicinata e mi ha detto che nonostante la riapertura delle indagini non si era ancora scoperto nulla. Perchè il sindaco Alemanno non mi ha chiamato? Perchè nemmeno il ministro Alfano mi ha fatto una telefonata? Cosa sta succedendo?». La madre di Valerio Verbano si augura che «con la riapertura del caso dei fratelli Mattei, cosa della quale sono veramente felice, si faccia nuovamente luce sulla morte di mio figlio».