‘Si sostenga l’opera di risanamento dell’Amministrazione’

22 gennaio 2011 | 03:34
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‘Si sostenga l’opera di risanamento dell’Amministrazione’

Il Sindaco: ‘Inutile promuovere referendum buoni solo per la campagna elettorale’

Il Faro on line – L’ipotesi di referendum cittadini è il tema di un articolato intervento del Sindaco Gianni Moscherini. “Capisco che è cominciata la campagna elettorale per le prossime amministrative, non capisco però che per la campagna elettorale si utilizzino argomenti come quelli dei referendum. La vendita del 60% non è il frutto del capriccio di singoli, ma una decisione democraticamente già approvata dal Consiglio Comunale con la delibera 71, dopo che è stata adeguatamente sviscerata all’interno della maggioranza: perciò se l’Udc ritiene di dover stare ancora in questa maggioranza, si deve adeguare. D’altronde, è bene ricordare che la vendita del 60% delle Holding va nella direzione del risanamento, elemento indispensabile per la salvezza stessa delle disastrate aziende trovate nel 2007 da questa Amministrazione in condizioni talmente pietose da dover quasi consegnare i libri in tribunale: questo pericolo è purtroppo ancora in corso e la maggioranza vuole evitarlo utilizzando proprio la Holding come mezzo di risanamento. Chi invece ritiene di dover intraprendere strade diverse, dovrebbe ripassarsi il Codice Civile e illustrare ai lavoratori quali siano le magnifiche sorti e progressive che i loro no schiudono sotto i loro piedi: la consegna dei libri in tribunale ha infatti come conseguenza la chiusura delle aziende e quindi il licenziamento di tutti i dipendenti e la messa in gara, sul mercato delle imprese, dei servizi che esse svolgono. Questi ultimi sarebbero quindi affidati nella loro totalità ad un’impresa privata. Queste sono le regole dell’economia e della gestione dei servizi pubblici, oggi, in questo Paese. E chi vuole seguire la strada del disfacimento totale e abbandonare quella del risanamento, dovrebbe parlare con il linguaggio della sincerità e della chiarezza, non con la continua riproposizione di una doppiezza che pensavo fosse ormai relegata nelle cronache ingiallite della Prima Repubblica”.
“Per quanto concerne la questione rifiuti, mi fa piacere che Di Gennaro abbia ricordato che il Sindaco in primis abbia detto parole forti e chiare sulla discarica ad Allumiere. D’altronde sono in buona compagnia, visto che tutta la città è dello stesso parere e che numerosi gruppi consiliari hanno espresso le stesse parole. Approfitto dell’occasione per ribadire per l’ennesima volta che siamo e saremo al fianco di Allumiere e di ogni altro Comune del nostro territorio sulle cui aree si pensa di poter trasferire le discariche di Roma o di altre zone. Tutte le istituzioni ne sono già state informate: non riteniamo ammissibili mega discariche, utilizzo di zone militari, termovalorizzatori e combustione di Cdr a Torre Valdaliga o a Torre Valdaliga Nord. Punto”.
“Ora, anche in questo caso mi sembra quindi che la proposta di un referendum serva solo a qualche partito di opposizione. Non mi sembra che proporre quesiti senza dire verso quali soluzioni bisogna andare abbia un qualche senso: ciò che serve è invece lavorare per un’alternativa seria a sistemi vecchi e non più ammissibili di trattamento dei rifiuti, come le discariche e i termovalorizzatori. Che senso ha, invece, votare contro il sistema Arrow Bio, come ha fatto parte del Pd, o ignorarne l’esistenza nonostante sia stato, anche qui, approvato dalla maggioranza ed inserito nel piano regionale dei rifiuti proprio per Civitavecchia? Farebbe bene quindi il segretario dell’Udc Di Gennaro a chiedere l’accelerazione delle procedure burocratiche per la realizzazione del progetto sperimentale, invece di riproporre problemi che proprio attraverso Arrow Bio saranno finalmente risolti”.
“Concludendo, quindi, invece di spendere i soldi per il referendum, credo che sia più utile e responsabile impegnarsi tutti ad aiutare nel concreto l’Amministrazione a concludere questi passaggi, e a sostenerla nell’opera di risanamento dei servizi, che tende a salvare le aziende mantenendo una quota di controllo pubblica, evitando infine polemiche che continuano solo a farci perdere tempo nel lavoro di gestione quotidiano”.