Mozione a tutela della Necropoli e del Porto

22 gennaio 2011 | 18:34
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Mozione a tutela della Necropoli e del Porto

Il documento, presentato dai consiglieri Pdl Tomaino e Lancianese, approvato all’unanimità

Il Faro on line – Approvata una mozione a Palazzo Valentini per la tutela dei siti archeologici presenti nella Provincia di Roma. Tra i siti a rischio crolli, come segnalato dagli studiosi e esperti del settore, nonché dai cittadini, vi sono la Necropoli di Isola Sacra e il Porto di Traiano. Il documento, che è stato approvato all’unanimità, è stato presentato dai consiglieri provinciali PdL Anselmo Tomaino, già consigliere comunale di Fiumicino, e Gabriele Lancianese.  L’amministrazione provinciale ha così scelto di ascoltare l’allarme lanciato da studiosi e archeologi che hanno stilato una lista dei siti a rischio, tra cui il Porto di Traiano, la Necropoli dell’Isola Sacra e quella di Cerveteri, lavorando per scongiurare possibili crolli. “Adesso ci auguriamo che la Provincia faccia la sua parte con  verifiche e  sopralluoghi svolgendo al contempo un lavoro di valorizzazione per un’occasione di sviluppo turistico”, hanno dichiarato Lancianese e Tomaino. Già nel mese di dicembre il gruppo consiliare Pdl di Fiumicino aveva presentato un documento in consiglio per richiedere la salvaguardia e risorse adeguate per i siti in questione, che al momento versano in uno stato di abbandono. Massimiliano Graux, capogruppo PdL in comune, l’estate scorsa aveva voluto segnalare le criticità di queste interessanti  sopravvivenze archeologiche del territorio, tra cui il porto di Traiano con le sue numerose strutture ed il Museo delle navi romane, ancora inspiegabilmente “semichiuso”. Nella Necropoli di Porto, nota anche come la Necropoli di Isola sacra, manca la segnaletica turistica, rendendo così  difficile  raggiungere il sito per chi proviene da nord a causa dei sensi unici di via della Scafa. Oggi la necropoli è dimenticata ed è chiusa al pubblico tranne che per due giorni al mese e comunque su prenotazione. Graux, dopo il sopralluogo di un archeologo, denunciava “un preoccupante stato di abbandono”. Una preoccupazione condivisa anche da associazioni, proloco e cittadini.
Maria Grazia Stella