Polaria in azione: in manette un ovulatore nigeriano

Il Faro on line – Inferto un doppio colpo al traffico internazionale di stupefacenti dalla Polaria di Fiumicino. Nel corso di due distinte operazioni sono infatti stati assicurati alla giustizia due spacciatori, un “ovulatore” nigeriano che lunedì 24 gennaio aveva cercato di introdurre in Italia 500 grammi di cocaina, ed un tunisino che era ricercato per il reato di spaccio. Nel caso del corriere nigeriano, all’anagrafe D.W. A.,  41 anni,  era atterrato lunedì 24 al Leonardo da Vinci con un volo proveniente da Lagos via Tripoli  della compagnia Afriquia. L’africano ha destato da subito la “curiosità” degli investigatori della Polaria per  il suo evidente  nervosismo nella sala arrivi, dove non si è diretto subito al controllo passaporti ma ha invece continuato a guardarsi attorno, a disagio, sudando abbondantemente. E’ stato quindi condotto per accertamenti negli uffici di polizia dove i funzionari, ormai insospettiti di trovarsi di fronte ad un ovulatore, hanno chiesto l’autorizzazione all’autorità giudiziaria di Civitavecchia di ricoverarlo per l’esame radiografico all’ospedale Grassi di Ostia. La lastra ha permesso di scoprire che il corriere aveva ingoiato 34 ovuli di cocaina purissima per 500 grammi di peso. Arrestato,  l’extracomunitario è ancora piantonato in ospedale in attesa dell’espulsione di tutti gli ovuli. L’altro arrestato è un nordafricano di 30 anni, tunisino, risultato colpito da un’ordine di custodia cautelare per traffico di stupefacenti emesso dal tribunale di Pisa lo scorso 16 dicembre. L’uomo è arrivato ieri mattina a Fiumicino con un volo da Tunisi della compagnia Tunisair ma una volta al controllo passaporti, è stata rilevata la sua posizione ed il provvedimento di arresto pendente al Centro elaborazione dati. In manette, è stato portato al carcere di Civitavecchia.
Il 7 gennaio di quest’anno gli uomini della Polaria, agli ordini del primo dirigente dottor Giovanni Siggillino, hanno arrestato anche un “ovulatore” tanzaniano di 29 anni che, dopo aver ingerito alcuni ovuli di cocaina purissima ed averne nascosti altri all’interno delle scarpe, per un peso complessivo di circa 1 chilo, stava tentando di passare indenne attraverso i controlli doganali.
Maria Grazia Stella