‘Nuovo bando raccolta rifiuti: rischiamo di buttare via 50 milioni’

28 gennaio 2011 | 00:14
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‘Nuovo bando raccolta rifiuti: rischiamo di buttare via 50 milioni’

Zorzi: ‘la differenziata? obsoleta. l’esempio deve essere Civitavecchia’

Il Faro on line – Il nuovo bando per la raccolta dei rifiuti solidi urbani? Secondo il consigliere comunale del Partito democratico di Fiumicino, Silvano Zorzi, c’è il rischio “di sprecare soldi, tanti soldi: oltre 50 milioni”. II motivo? “La differenziata è un concetto ormai superato, bisogna puntare sulle nuove tecnologie e Civitavecchia ne è l’esempio”.
Il consigliere comunale del Pd, membro della commissione ambiente, punta sulla nuova metodologia di smaltimento di rifiuti Arrow Bio. “Civitavecchia – spiega – sarà la prima città d’Europa a sperimentare il sistema Arrow Bio, che sfrutta l’acqua e la forza gravitazionale per trattare, dividere e trasformare gli scarti. Questo permetterà di tagliare i diversi passaggi della differenziata e del porta a porta. I rifiuti infatti vengono portati direttamente nell’impianto, senza bisogno di cassonetti o dei camioncini che ogni giorno raccolgono plastica, vetro o altri tipi di rifiuti solidi urbani”.  
“Dispiace – continua Zorzi – vedere che Comuni del Lazio arrivino sempre prima di Fiumicino quando si tratta di nuove tecnologie e investano sul futuro, invece che sul passato. Perché è vero che il sistema Arrow Bio costa molto, circa 18 milioni soltanto per la realizzazione dell’impianto, ma il guadagno nel nostro territorio sarebbe stato a lungo termine, risparmiando gli oltre 50 milioni di euro spalmati nei 7 anni del bando comunale che sta per essere assegnato”.
Anche reperire l’area, secondo Zorzi, non sarebbe un problema: “Nel nord del comune ci sarebbero diverse zone. Invece di parlare di differenziata o di inceneritore, il consiglio comunale dovrebbe guardare avanti e volare più in alto, con un occhio al domani e alle nuove tecnologie che sono la panacea al rischio Campania e l’alternativa credibile alle lobby dei rifiuti e agli obsoleti metodi di smaltimento altamente inquinanti che ogni tanto qualcuno ancora tenta di rifilarci”.