Confindustria: ‘Serve autodeterminare il territorio’

28 gennaio 2011 | 18:42
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Confindustria: ‘Serve autodeterminare il territorio’

Dichiarazioni del presidente mazzenga: ‘mai tenuto un comportamento di chiusura aprioristica’

Il Faro on line – “Confindustria Latina, da sempre orientata allo sviluppo e alla valorizzazione dell’economia pontina, ritiene insostituibile una sua forte presenza nel territorio finalizzata a una diretta rappresentanza delle imprese associate”.

Esordisce così il Presidente di Confindustria Latina, Fabio Mazzenga (nella foto), alla domanda sul perché l’Associazione non è confluita in Unindustria Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo, durante la conferenza stampa tenutasi oggi in sede associativa.

“Confindustria Latina, sul progetto di ‘Riorganizzazione del Sistema associativo del Lazio’, osserva il Presidente, non ha mai tenuto un comportamento di chiusura aprioristica; è certo, però, che se il progetto di riorganizzazione fosse scaturito da una riflessione sistemica con conseguente timing applicativo e linee guida di Confindustria, l’atteggiamento della nostra Associazione sarebbe stato certamente diverso”. Infatti – ha precisato il Presidente Mazzenga – tra le motivazioni forti che hanno condotto Confindustria Latina a non optare per la fusione è stata quella di conservare “nel e per” il territorio il peso “politico-decisionale” che, da un lato, significa mantenere una forte vicinanza con le Imprese e con gli stakeholder della provincia, dall’altro, non preclude né la rappresentanza, né la collaborazione in sede regionale.

Il legame con il territorio rappresenta un ‘plus’ che, se alterato, mette a rischio il ruolo e il peso politico dell’Organizzazione in campo locale che si tradurrebbe, con ogni probabilità, in minor presenza e radicamento nel territorio, nell’affievolimento della “voce imprenditoriale locale” e nella progressiva caduta della “leadership” attualmente ricoperta in ambito provinciale. Tutto ciò comporterebbe la fuoriuscita di un notevole numero di imprese, soprattutto piccole e medie, con successiva riduzione della base contributiva e il deterioramento dell’immagine e della primaria funzione di rappresentanza territoriale, che proprio in questo difficile momento per le imprese, non solo devono essere tutelate e conservate, ma rafforzate per la loro capacità di rappresentare l’identità culturale ed economica di un territorio, in quanto in grado di valorizzare e rilanciare le imprese associate, in particolare le piccole e medie imprese che rappresentano oltre il 90% degli aderenti”.

“Non abbiamo voluto compromettere ulteriormente – ha ribadito il Presidente – il tessuto imprenditoriale della Provincia di Latina. Non ci sentiamo isolati, ha sottolineato Fabio Mazzenga – anzitutto ribadisco che la nascita di Unindustria non implica la scomparsa di Confindustria Lazio, alla quale Confindustria nazionale e le Associazioni territoriali affidano la rappresentanza degli interessi a livello regionale. Pertanto, rimangono saldi i nostri rapporti con l’intero Sistema, dal livello nazionale a quello regionale e locale”.

“L’Associazione, inoltre, – ha aggiunto il Presidente Mazzenga – ha, da tempo, avviato con diverse altre associazioni e imprese del Sistema di altre regioni un progetto di “reti d’imprese” che sono una formula aggregativa che sta sempre più prendendo piede come risposta alla necessità di migliorare l’efficienza aziendale in questo periodo di crisi. Le stesse, infatti, rappresentano un diverso “paradigma organizzativo” in grado di contribuire in modo significativo all’incremento di efficienza complessiva, di razionalizzazione e di competitività, senza che  i singoli componenti perdano in autonomia e indipendenza.

Proprio per affrontare la complessità delle sfide che ci attendono, che non dipendono dalla nascita di Unindustria, ma dalle difficoltà del momento, Confindustria Latina è impegnata a migliorare le performance dei propri servizi per affiancare in maniera sempre più efficace ed efficiente le Imprese associate sempre in un’ottica di rete e di sistema.