Porto della Concordia: rallentamenti, polemiche e chiarimenti

1 febbraio 2011 | 18:59
Share0
Porto della Concordia: rallentamenti, polemiche e chiarimenti

Acqua Marcia: ‘I finanziamenti ci sono e l’opera si fa’. Cini: ‘L’approdo è a rischio in attesa del nuovo piano industriale’

Nessun rinvio nella costruzione del porto turistico, ma solo un “rallentamento temporaneo”. Ad Acqua Marcia smentiscono categoricamente, con determinazione, voci su possibili stalli dei lavori nel cantiere: “I fondi ci sono: il Porto della concordia rappresenta per la società Acqua Marcia una priorità assoluta. Anzi, tra tutte le opere portuali della società, il porto turistico di Fiumicino costituisce una vera e propria “punta di diamante”, l’infrastruttura cui tiene maggiormente”. Il porto si fa, dunque. Eccome se si fa. Eppure, fanno notare in molti a Fiumicino, dopo la mobilitazione dello scorso dicembre con gli autotrasportatori in fila sulla strada del cantiere, qui da giorni non c’è nessuno… Ma, ancora una volta, ecco la rassicurazione: “Anche se manca una movimentazione vistosa, ciò non significa che i lavori siano fermi. In un cantiere c’è molto da fare: sono in corso spostamenti di tetrapodi e movimenti di terra interni”, spiegano. Aggiungendo anche che la tempistica è pienamente rispettata: “Stiamo benissimo con i tempi. Né c’è alcun tipo di problema con il porto. Anzi, il settore della portualità è il principale per Acqua Marcia che punta in particolare a Fiumicino”. “Nel frattempo”, informano, “la società ha presentato un piano triennale industriale sulle priorità, anche alla luce dei mutamenti mondiali in corso”. Fin qui le dichiarazioni della società, a difesa di un progetto lungamente atteso a Fiumicino, grazie al quale il comune costiero potrà tranquillamente decollare a livello internazionale con uno scalo per 1445 posti barca, il più grande del Mediterraneo. Ma Roberto Cini, presidente del Circolo del Partito democratico Aldo Moro, è scettico sul reale avanzamento dei lavori. “Il Porto della concordia è a rischio in attesa del nuovo piano industriale di Acqua Marcia?”, si domanda.
“Da oltre due mesi i lavori sono in una fase di stallo: il mancato pagamento delle spettanze ha visto le maestranze, le ditte fornitrici e gli autotrasportatori scendere in strada e bloccare i lavori prima di Natale. Alla manifestazione”, prosegue, “ha fatto
seguito un rimbalzo di responsabilità tra il Consorzio, la Save Group – sub-appaltatrice e la committente IP- Acqua Marcia. E fin qua nulla di nuovo, compreso il silenzio dell’amministrazione comunale che non ha ancora preso una posizione  sul blocco dei lavori della diga di sopraflutto”. Secondo Cini, sarebbero “solo in corso spostamenti di materiale di cava, tetrapodi e movimenti di terra interni”, non interventi di avanzamento, come per esempio la realizzazione prevista per il 2010 della diga di
sopraflutto e anche di circa 200 posti barca. L’esponente politico si dichiara preoccupato anche perché i lavori iniziati hanno già profondamente mutato la costa: non proseguire significherebbe arrecare un notevole danno ambientale. “E’ cambiata la programmazione? L’amministrazione ne è al corrente? E che fine ha fatto la Commissione di controllo?”, chiede Cini dubbioso:  “Sono solo problemi tecnici o mancano le risorse finanziarie per andare avanti nel progetto? Dalle ultime cronache economico-finanziarie è emerso che la
società di Francesco Caltagirone Bellavista ha in elaborazione un nuovo piano industriale da sottoporre alle banche creditrici, che, senza entrare nel dettaglio, dovrebbe portare ad un accordo entro il mese di marzo. Da questo accordo sembra dipendere anche la concessione di un finanziamento destinato proprio alla realizzazione del Porto turistico di
Fiumicino. Senza entrare nello specifico”, prosegue, “speriamo solo che la ripresa dei lavori non sia legata a questa situazione particolare del Gruppo Acqua Marcia altrimenti i tempi di realizzazione del Porto Turistico rischierebbero di protrarsi a dismisura e sarebbero tra l’altro dipendenti dal buon esito dell’accordo in discussione”. Questi i “dubbi”, anche se ad Acqua Marcia sono stati chiari: “I finanziamenti ci sono”. I lavori languono davvero? Al cantiere nessuno sembra avere notizie certe. “Intanto i titolari dei due chioschi si sono viste precluse le attività per lo stravolgimento  della costa, mentre dalla realizzazione del nuovo approdo dipendono anche quelle del nuovo Ponte sulla Fossa Traianea, la strada di accesso al Porto nonché lo snodo viario sulla SS 296 all’incrocio con via Trincea delle Frasche”, conclude Cini.
Maria Grazia Stella