‘Serve un centro diurno per disabili’

4 febbraio 2011 | 00:41
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‘Serve un centro diurno per disabili’

Graux: ‘La struttura, la prima sul territorio del comune, potrebbe accogliere i portatori di handicap’

Il Faro on line – “A Fiumicino è necessario un centro diurno per disabili”. Massimiliano Graux (nella foto), capogruppo in comune del Popolo della libertà, torna a rilanciare il delicato tema dell’istituzione di un centro diurno per i portatori di handicap sul territorio di Fiumicino. A distanza di sette mesi dal voto espresso il 17 giugno 2010 con il quale il consiglio approvava all’unanimità la sua mozione, il consigliere riprende l’argomento. Stavolta, a dichiararsi “disponibile alla costituzione di un comitato tecnico-politico per approfondire quanto deliberato”, vi è anche Maurizio Perazzolo, presidente della commissione regionale politiche sociali. “A Fiumicino”, spiega Graux,  “c’è bisogno di una struttura che  esca fuori dalla logica delle strutture di accoglienza ma vada incontro alle necessità delle famiglie e dei loro familiari”. Nel comune manca al momento un censimento aggiornato che informi della reale entità del fenomeno, nonostante  sia un problema sentito, come hanno dimostrato abbastanza recentemente i fatti. Basti ricordare l’”occupazione” ed il sit-in in aula lo scorso dicembre dei genitori dei ragazzi disabili che avevano espresso il loro disagio in vista della soppressione del servizio di trasporto pubblico. Adesso questi stessi genitori, riuniti nell’associazione Handicap family, hanno mostrato apprezzamento per l’apertura mostrata dalla Asl e dall’amministrazione comunale verso i loro problemi. Tornando alla proposta del capogruppo, questi analizza i dati resi noti dall’assessorato alle politiche sociali di Roma: solo nei centri diurni riabilitativi per malati psichici per il Lazio hanno ricevuto sostegno in un anno sostegno 2301 malati, che si sono rivolti ad uno specifico centro diurno, svolgendovi attività di vario genere tra cui danza, disegno e pittura, laboratori artigianali e altro. Esistono centri diversi per problematiche cognitive ma anche motorie: ecco quindi la necessità  di un centro adeguato e diverso per un’assistenza specifica. “E’ un problema sociale enorme e grave ma non mi sono perso d’animo, rivolgendomi alla Regione perché sostenesse un progetto importante”, spiega Graux: “ho premuto l’acceleratore per trovare un percorso idoneo al raggiungimento di un obiettivo che porterebbe a Fiumicino strutture che oggi non ha”. L’impegno è stato premiato: l’Opera Don Guanella si è resa disponibile a trovare un accordo poiché a Passoscuro c’è una grandissima struttura di sua proprietà che potrebbe essere ceduta al comune. Anche la Regione Lazio attraverso il presidente Perazzolo ha dato il suo appoggio, inviando una lettera, oltre che al consigliere, al sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, chiedendo l’istituzione di un tavolo operativo. A questo punto, c’è da attendersi un “bel secondo atto”, con tutte le parti politiche a dare un contributo per il raggiungimento dell’importante obiettivo.
Maria Grazia Stella