Maxi furto allo scalo, ladri traditi da un’impronta

4 febbraio 2011 | 01:11
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Maxi furto allo scalo, ladri traditi da un’impronta

Rubati prodotti per 750mila euro. Arrestato un pregiudicato e sospeso un dipendente Adr

Il Faro on line – Sgominata la banda dell’aeroporto grazie all’operazione “Duty free” della Polaria. A capo un giovane di 27 anni, con una lunga sfilza di reati alle spalle con la complicità di un basista, impiegato allo scalo. Avevano rubato profumi, creme e prodotti di bellezza per un valore di 750 mila euro. Un colpo di quelli davvero grossi perpretrato con precisione, metodo ed estrema disinvoltura ai danni dei magazzini Gmr retail della società Aeroporti di Roma. Tutti i costosissimi prodotti, appartenenti alle più rinomate marche di cosmetici, erano destinati ai diversi duty free shop del Leonardo da Vinci.
Da subito gli investigatori della Polaria, agli ordini del dirigente dottor Roberto Mattei, avevano ipotizzato che a realizzare il colpo fossero degli “interni”, ossia delle persone ben organizzate, in grado inoltre di muoversi all’interno dello scalo con disinvoltura. Persone che con molta probabilità erano a conoscenza di particolari e caratteristiche del luogo dove l’ingente furto è stato commesso. Ed in effetti gli autori del furto erano riusciti ad introdursi durante l’orario di chiusura nella zona dei magazzini, dopo aver divelto alcune doghe verticali della recinzione. Una volta all’interno, dopo aver prelevato un muletto avevano forzato una delle porte che immetteva nella parte centrale del magazzino dove erano custoditi tutti i profumi e i prodotti di bellezza. La merce sottratta era quindi stata caricata su tre camion di AdR, asportati dal piazzale del magazzino, e portata all’esterno attraverso l’ingresso principale. Per evitare l’occhio indiscreto delle telecamere di sorveglianza, queste erano rivolte verso l’alto per impedire le riprese. Nel corso del sopralluogo, effettuato in collaborazione con la scientifica, erano però state rilevate delle impronte  su una scatoletta di cartone contenente una confezione di make-up di una marca francese, trovata aperta tra le altre scatole rovistate dai ladri. I successivi rilievi e i riscontri dattiloscopici hanno così permesso di risalire all’identità di colui che l’aveva “maneggiato”.

Tutti gli indizi si sono quindi appuntati su M.D., un pluripregiudicato romano di 27 anni.  Grazie a tutti gli elementi raccolti, il sostituto procuratore della repubblica presso il tribunale di Civitavecchia ha così richiesto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip. Nella stessa giornata, il giovane è stato condotto presso il carcere di “Regina coeli” a Roma. Nonostante la giovane età M.D. è già una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine: l’ultima volta è stato arrestato il 26 gennaio per rapina a mano armata ai danni di una catena di negozi di mobili.  E’ stato indagato tra l’altro per ricettazione, furto, possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso, furto pluriaggravato e rapina aggravata, e sempre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è  stato sottoposto alla sorveglianza speciale, l’estorsione, la revoca della patente di guida, l’evasione, l’ evasione dagli arresti domiciliari, lo spaccio di sostanze stupefacenti e la circonvenzione di persona incapace. Nella sua “carriera” ha poi dato false generalità,  si è reso inoltre responsabile del reato di resistenza a pubblico ufficiale, di riciclaggio, di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. Era stato arrestato la settimana scorsa per rapina a mano armata insieme ad un complice. Nel corso delle indagini, durate due mesi, gli investigatori hanno abilmente ricostruito il “modus operandi” della banda attraverso le intercettazioni telefoniche dei sospettati: sono stati comparati i dati informatici  fino  all’individuazione di altri due complici del maxi furto.

Le perquisizioni eseguite ieri al quartiere “Laurentino 38” hanno permesso di indirizzare i sospetti su M.A., 36 anni, romano, dipendente di AdR, con precedenti per furto, ed impiegato nel magazzino dove è stato realizzato il colpo. Secondo gli investigatori, M.A. sarebbe il basista della banda. All’interno della sua abitazione è stata ritrovata tutta la documentazione relativa al possesso ed alla vendita dei profumi sottratti. A casa di C.G., un palermitano di 34 anni, è stata rinvenuta altra merce rubata,  2 telefoni cellulari: entrambi sono quindi stati denunciati a piede libero anche per il reato di ricettazione. L’ottimo risultato è dipeso anche dalla collaborazione tra la Polaria, la polizia scientifica e il commissariato “Esposizione”, nonché alla sinergia tra gli agenti e gli operatori aeroportuali nell’ambito del progetto di “Sicurezza partecipata”. Tutte le operazioni si svolgono sotto la direzione del primo dirigente, dottor Giovanni Siggillino.
Maria Grazia Stella