‘Raddoppio aeroporto: opera costosa e inutile’

9 febbraio 2011 | 18:44
Share0
‘Raddoppio aeroporto: opera costosa e inutile’

Ivano Peduzzi (Fes): ‘E’ possibile aumentare il numero di transiti giornalieri senza ampliamenti’

Il Faro on line – “Il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino è un’opera inutile e costosa, che privatizza i profitti e socializza le perdite. Un progetto dannoso per la salute e per le tasche dei cittadini, oltre che per le ricadute ambientali, imposto dall’alto esautorando le istituzioni e i comitati locali da ogni potere decisionale”.
Lo dichiara il capogruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi, nel corso della conferenza stampa indetta oggi da tutta l’opposizione per spiegare in una mozione “Le ragioni del no al raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino”.

“La quarta pista non serve. Le politiche di gestione applicate in altri scali europei e mondiali dimostrano che sono le infrastrutture di scalo, i moli terminal e un’adeguata politica di gestione delle risorse umane, ad aumentare il numero dei transiti attraverso il miglioramento dei servizi e della velocità nelle operazioni di scalo. Il compito della società di gestione – sottolinea Peduzzi – dovrebbe essere quello di mantenere il volume di traffico aereo sempre ottimale, riducendo i ritardi, migliorando la puntualità e l’efficienza e soprattutto limitando lo scalo e lo spazio aereo nei limiti della capacità dichiarata”.

“Oggi, invece, l’aeroporto di Fiumicino rappresenta la cattedrale del lavoro precario, della disorganizzazione e dei disservizi. Innumerevoli commissioni d’inchiesta – aggiunge il capogruppo Fds – hanno appurato come sia possibile aumentare il numero di transiti giornalieri senza ampliare l’aeroporto ma semplicemente migliorando i livelli di servizio attuali. Il rischio è che il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino nasconda un’operazione puramente speculativa, ipotesi rafforzata dalla mancanza di un serio piano di trasporti regionale che ne attesti la necessità”.

“Stiamo parlando – conclude – di un’opera che costerà alle tasche dei cittadini ben 11,5 miliardi di euro, sborsati dagli utenti attraverso una sovrattassa di tre euro sul costo di ogni biglietto”.