‘Arsenico, in provincia di Latina si gioca con i numeri’

10 febbraio 2011 | 17:46
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‘Arsenico, in provincia di Latina si gioca con i numeri’

Bonelli (Verdi): ‘Le ordinanze comunali che consentono l’uso dell’acqua destinata al consumo sono illegittime’

Il Faro on line – “Su una questione importante come quella dell’arsenico nell’acqua e di fronte a quelli che sono veri e propri inganni verso i cittadini è necessario ristabilire la verità, cosa che non fanno nemmeno le istituzioni che dovrebbero garantirla, e per questo motivo questa mattina abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica affinché fermi quella che è una vera e propria propaganda a danno dei cittadini”.
Lo afferma, in una nota, il presidente nazionale e capogruppo regionale dei Verdi che prosegue: “Nei manifesti affissi e sui volantini appena distribuiti, giocando con le parole, si attribuiscono al territorio provinciale di Latina le deroghe sull’arsenico concesse a due comuni in provincia di Arezzo – prosegue la nota – Nei manifesti e volantini distribuiti ai cittadini si legge che: ‘la Commissione Europea ha espresso parere favorevole all’utilizzo di acque contenenti un limite massimo di arsenico di 20 microgrammi litro fino al 2012’. Ciò è palesemente falso. Il valore massimo di arsenico nell’acqua destinata al consumo umano è di 10 microgrammi litro, come previsto dalle norme e la Commissione Europea, su 128 richieste di deroga, ne ha concesse solo otto ad altrettanti Comuni in tutta Italia e più precisamente a quattro Comuni la deroga fino a 15 g/l di arsenico e ad altri quattro fino 20 g/l. Nessuna nel Lazio. Ogni deroga, tra l’altro è diversa. La Commissione Europea non concede le deroghe in modo cumulativo o globale ma specifica e diversifica ciascuna deroga per ogni Comune, cioè valuta singolarmente gli accumuli dell’arsenico negli anni, le deroghe pregresse, i documenti presentati, le opere correttive effettuate; nessuna è uguale all’altra ed è per questo motivo che le deroghe differiscono le une dalle altre e non possono accumularsi o equivalersi per una questione di comodo”.

“In tutta la provincia di Latina, anzi in tutta la regione Lazio non sono state concesse deroghe e non ne saranno concesse. Quindi il valore massimo di arsenico consentito dalle leggi vigenti è, e resta, di 10 microgrammi litro per tutto il territorio regionale e provinciale e per tutti i cittadini, non solo per i bambini. – conclude Bonelli – Le ordinanze comunali che consentono l’uso dell’acqua destinata al consumo umano ai cittadini sopra i tre anni e la vietano solo ai bambini fino a tre anni sono illegittime perché non corrispondono alle norme vigenti, ma soprattutto ledono la salute dei cittadini. È ora che le istituzioni smettano di giocare con i numeri sulla salute dei cittadini ingannandoli e le società private che hanno voluto la privatizzazione dell’acqua a questo punto mettano mano alle casse per fornire acqua sicura e non velenosa a cittadini che la pagano a caro prezzo”.