‘Sviluppo aeroportuale, verità e ipocrisie’

15 febbraio 2011 | 00:59
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‘Sviluppo aeroportuale, verità e ipocrisie’

L’intervento del delegato nazionale nella consulta trasporti Pdl

Il Faro on line – “Noto in questi giorni tornare alla ribalta la questione ampliamento aeroportuale e mi permetto di evidenziare, tra le varie esposizioni, molte verità ed altettanta ipocrisia. E’ quanto afferma il delegato nazionale nella consulta trasporti Pdl Cristian Terrevoli (nella foto) che spiega: “Innanzitutto ritengo che questa vicenda debba essere affrontata coinvolgendo la cittadinanza in maniera più concreta. Molti rappresentanti del territorio attribuiscono estrema importanza a tale sviluppo infrastrutturale altri ritengono che migliorando e ritoccando di poco l’attuale sistema aeroportuale, abbinato ad una gestione all’altezza della situazione, si possa ospitare un eventuale incremento del traffico aereo. Non mancano poi considerazioni importanti sull’impatto ambientale”.

“Ritengo che bene o male una verità su ogni quesito presentato ci sia perchè quando si parla di salvaguardia di ambiente e di salute umana non penso ci si possa nascondere – ritiene Terrevoli – però pur ammettendo quelle che sono le verità emergono, pur nascoste, molte ipocrisie. L’ipocrisia che salta agli occhi è quella legata allo scalo di Ciampino, non molto distante da noi, dove mi sembra di notare che moltissime organizzazioni ambientaliste, con l’ausilio di rappresentanti politici del territorio, hanno ritenuto che lo scalo, concepito per ospitare un volume di traffico proporzionale al suo livello infrastrutturale, debba arrivare in maniera molto rapida ad una chiusura o ad un ridimensionamento. Questo – prosegue Terrevoli – perchè il volume di traffico oggi è tre o quattro volte superiore agli standard previsti e soprattutto concentrato in uno spazio largamente insufficiente ad ospitare tali movimentazioni. Lo sviluppo di traffico che ha colpito Ciampino è il frutto della notevole richiesta, che negli anni c’è stata, di utilizzo del trasporto aereo. Oggi lo scalo di Ciampino verrà ridimensionato e, nonostante le consistenti modifiche fatte nel tempo, lo stesso non presenta possibilità di ampliamento visto che in tutto il suo perimetro, a poche centinaia di metri, ci sono le abitazioni  dei cittadini. Per questo, il Gb Pastine, non potendo distribuire tale incremento con ampliamenti del sistema aeroportuale è giunto ad una fase di saturazione ove tutto è concentrato in uno spazio ormai colmo rendendo concentrato pure l’impatto ambientale conseguente”.

“Ed ecco che si è arrivati a dover identificare l’idoneità di un territorio – continua Terrevoli – come quello di Viterbo capace di ospitare tali volumi di traffico dopo un attento studio fatto da Enac ed Enav nell’epoca attuale il progresso non si può ne fermare e ne impedire, in quanto è direttamente proporzionale alle esigenze ed alle richieste della comunità. Occorre quindi adeguarsi onde evitare situazioni paragonabili allo scalo del GB Pastine. Un adeguamento concepito con criterio, per soddisfare le esigenze future, sarà necessario tenendo conto di tutto, sia del rispetto dell’ambiente, sia di  quello della cittadinanza e soprattutto  ricordando che il Leonardo da Vinci è una realtà esistente tra le più importanti al mondo. Un’altra ipocrisia che noto è vedere come apparentemente chi oggi è contrario a qualsiasi tipo di sviluppo non sia attento ai benefici che lo stesso porterebbe al paese. Le sorti del comune di Fiumicino – conclude Cristian Terrevoli – sono fortemente legate alle vicende del Leonardo da Vinci, da statistiche si evince che l’80% della forza lavoro presente nello scalo vive in questo comune e nelle zone limitrofe. Se un domani Fiumicino potrà offrire un’opportunità in più ai cittadini, sarà motivo di soddisfazione perchè di tali benefici ne disporrà l’intera comunità indipendentemente dai colori politici di appartenenza”.