‘Raddoppio: dobbiamo trovare forme di garanzia’

16 febbraio 2011 | 17:56
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‘Raddoppio: dobbiamo trovare forme di garanzia’

Il consigliere Satta lancia un appello ai colleghi di maggioranza e opposizione

Il Faro on line – “Ho seguito e continuo a seguire con molta attenzione il dibattito su un tema decisamente delicato come il raddoppio dell’aeroporto Leonardo Da Vinci. Come rappresentanti della società civile, è indubbio, abbiamo il dovere di vigilare attentamente sulle conseguenze che massicci piani di sviluppo del nostro territorio potranno comportare, sia a livello di benefici che, naturalmente, di costi. Per quanto riguarda l’ampliamento, prima di esprimere qualsiasi parere anche consultivo, dovremo soppesare i vantaggi che questo piano comporterà per l’economia di Fiumicino, soprattutto da un punto di vista occupazionale, e gli impatti ambientali e acustici che inevitabilmente, con un raddoppio di passeggeri e voli, avremo. È un nostro dovere di amministratori svolgere quel ruolo che gli elettori ci hanno concesso, eleggendoci e dandoci l’onore di sedere sugli scranni di un Consiglio Comunale importante come quello di Fiumicino”.

E’ quanto afferma Luigi Satta (nella foto), consigliere comunale di Fiumicino che prosegue: “Vogliamo lo sviluppo del territorio e l’ampliamento dell’aeroporto. Ma è indubbio che assieme a questo ambizioso progetto debba essere realizzata una nuova struttura portuale. Una provocazione? Nient’affatto. Per capire come e quanto le due infrastrutture siano legate l’una all’altra, sarebbe sufficiente sfogliare la relazione presentata dalla commissione giubilare che portò nel 1997 a un maxi stanziamento del Governo per prolungare il Porto Canale. La commissione, valutando un aumento di dieci milioni di passeggeri per l’evento giubilare del 2000, chiese e ottenne per Fiumicino 10 miliardi, che vennero poi utilizzati per la messa in sicurezza del Porto Canale e rendere più agevoli, in caso di incidente aereo, i soccorsi a mare. I forti venti che arrivano dal quadrante ovest molto spesso impediscono o rendono difficile l’uscita di rimorchiatori o mezzi di soccorso navale. Ecco allora che il raddoppio del sedime aeroportuale, il quale porterà anche un raddoppio dei passeggeri in transito, non può prescindere da un ulteriore stanziamento per realizzare una nuova struttura portuale o quantomeno un approdo di sicurezza, come d’altronde ha più volte sottolineato anche il sindaco Canapini”.

”Il mio non vuole essere il solito intervento del solito politico che intende la solita politica, ma un appello ai colleghi di maggioranza e di opposizione: su progetti così importanti troviamo una quadra e andiamo avanti, senza divisioni che non servono a nulla. Come amministratori abbiamo la responsabilità di trovare forme di garanzia e di tutela nei confronti dei nostri concittadini. È in questo momento, nel quale il progetto di raddoppio dell’aeroporto non è stato ancora presentato, che dobbiamo fare pressioni su tutti gli enti per essere parte in causa dei processi di sviluppo aeroportuali. È in questo momento che dobbiamo progettare il futuro. Ora dobbiamo porre le basi per imporre che all’ampliamento segua un piano occupazionale massiccio. Avviare corsi di formazione a indirizzo, in modo tale che i nostri ragazzi possano essere competitivi ed entrare dalla porta principale, per essere impiegati nei servizi aeroportuali. Altrimenti continueremmo a subire le ricadute che inevitabilmente un aeroporto comporta, senza trarne alcun tipo di beneficio”.

“Non saremo quelli che diranno ‘no’ a un ampliamento. Ma è indubbio che non potrà esserci un ampliamento senza un coinvolgimento pieno della Città di Fiumicino nelle sedi istituzionali che decideranno il futuro del nostro Comune. Senza essere certi che i benefici superino gli impatti che l’ampliamento del Leonardo Da Vinci avrà sul nostro territorio. L’aeroporto, per la posizione strategica che geograficamente ha, potrebbe avere l’esigenza di aumentare il traffico aereo e pertanto, la necessità di aumentare le piste, rientrerebbe in una logica di investimenti. Ma gli abitanti di Fiumicino e di tutto il territorio dovranno essere informati sugli sviluppi. E dovremo lavorare per loro, affinché il raddoppio si trasformi in un’opportunità”.