Rapine, minacce e furti: due arresti

17 febbraio 2011 | 00:44
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Rapine, minacce e furti: due arresti

Squadra mobile di Latina in azione

Il Faro on line – Al termine di mirate indagini nei confronti di autori di reati contro il patrimonio, gli investigatori della Squadra Mobile alle prime ore del mattino hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip presso il Tribunale di Latina.
Presso un’abitazione di Ardea è stata rintracciata e tratta in arresto la cittadina rumena Cristina B., di anni 27, ritenuta responsabile di una serie di furti ai danni di esercizi commerciali di questo Capoluogo. In particolare la donna, utilizzando apposite borse tali da eludere il sistema antitaccheggio, ha sottratto in più occasioni merce da varie profumerie. L’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nei negozi ha permesso agli investigatori della Squadra Mobile di identificare l’autrice dei furti e, al termine di mirate ricerche, di rintracciarla in un’abitazione di Ardea al fine di trarla in arresto. Dopo le formalità di rito la donna è stata condotta presso la casa Circondariale di Roma Rebibbia a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Inoltre, nell’ambito di indagini svolte per individuare gli autori di rapine ai danni di giovani di questo Capoluogo, al termine di una puntuale attività investigativa è stato individuato e tratto in arresto l’autore della rapina commessa il primo dicembre nei confronti di un giovane che, dopo essere stato avvicinato con una scusa, si è visto sottrarre il telefono cellulare con la minaccia testuale “se dici qualcosa ti ammazzo di botte”.
Il giovane denunciava il fatto senza dare indicazioni precise sull’autore della rapina, ma attraverso un’attività tecnica si riusciva ad identificare l’utilizzatore del telefono rapinato e, successivamente, anche l’autore della rapina. Questi veniva identificato per Nadir H., riconosciuto poi dalla vittima, e, pertanto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Latina. Occorre aggiungere che l’arrestato ha commesso il reato eludendo la misura degli arresti domiciliari cui si trovava ristretto.