Studio epidemiologico, pronti i risultati

19 febbraio 2011 | 14:55
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Studio epidemiologico, pronti i risultati

L’assessore Forte: ‘Nucleare, nessun rischio per le centrali di Borgo Sabotino e Garigliano’

l Faro on line – “Vivere nei pressi delle centrali nucleari di Borgo Sabotino e del Garigliano non aumenta il rischio di ammalarsi o di morire di una forma tumorale causata dalle radiazioni”. È questo il risultato di uno studio epidemiologico sullo stato di salute della popolazione residente nelle vicinanze delle centrali nucleari di Borgo Sabotino e del Garigliano. Uno studio condotto dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale, con la collaborazione della Asl di Latina e di Arpa Lazio, sui cittadini dei comuni di Latina, Castelforte e Santi Cosma e Damiano.
 â€œSi tratta – dichiara l’assessore regionale Aldo Forte – di uno studio che, insieme al collega Cirilli, ho voluto che venisse finanziato, perché entrambi riteniamo che la discussione sul nucleare è talmente delicata da doversi basare prima di tutto su dati scientifici. E non ridursi a un fantomatico dibattito come quello che, a Latina negli ultimi tempi, vede centrosinistra e Pdl accumunati dalla sindrome nimby. Ovvero dal dichiarare ‘il nucleare è necessario ma non lo vogliamo a casa nostra’, senza però fornire una motivazione fondata su un’analisi tecnico-scientifica. Quell’analisi che invece con Cirilli non solo abbiamo responsabilmente spinto affinché si realizzasse negli ultimi mesi, ma abbiamo anche seguito passo passo fino alla sua conclusione”.
“I risultati di questo studio epidemiologico, quindi, che saranno illustrati nel dettaglio la prossima settimana nel corso di una conferenza stampa, ci forniscono una valida argomentazione sulla materia. Infatti, se da un lato non è stata rilevata alcuna correlazione tra distanza dagli impianti e tumori, dall’altro l’equipe scientifica ha riscontrato nei territori pontini presi in esame una incidenza più alta rispetto alla media regionale di malattie e di altre forme tumorali non legate, però, alle radiazioni”.
Perché questo dato, premesso che l’Agenzia nucleare deve ancora esprimersi sull’individuazione dei siti per la costruzione dei nuovi impianti nucleari in Italia, rappresenterebbe una valida argomentazione nell’ambito di questo discorso?
“La valutazione epidemiologica – spiega l’assessore Forte – è uno di quegli elementi che, secondo la normativa, devono essere presi in esame nell’ambito della discussione sulla collocazione dei nuovi siti nucleari. E il fatto che stiamo parlando di territori che, per quanto riguarda i tassi di mortalità, presentano già una situazione valutata scientificamente critica potrà avere il suo peso. Ecco l’argomentazione valida. Ciò, soprattutto alla luce della nuova versione del decreto 31 sui siti atomici varato dal Consiglio dei ministri, che ha introdotto l’obbligatorietà da parte del governo di ascoltare il parere, seppur non vincolante, delle Regioni nelle decisioni che riguardano le singole centrali”.