‘Caso Arsenico’: il comitato Acquapubblica passa all’attacco

21 febbraio 2011 | 16:00
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‘Caso Arsenico’: il comitato Acquapubblica passa all’attacco

Le domande dell’associazione rivolte ai sindaci di Anzio e Nettuno

Il Faro on line – “Le risposte e le argomentazioni del sindaco Chiavetta sono povere, e fuorvianti; quelle del sindaco Bruschini sono contraddittorie. Anzi sviano volutamente  il discorso sul problema ‘arsenico’ e più in generale sulla gestione del  Servizio idrico integrato (S.I.I.) Le risposte delle forze politiche risultano insufficienti”.
E’ quanto affermano dal Comitato Acquapubblica Anzio-Nettuno che spiegano di aver fatto più volte domande ai Sindaci delle due cittadine, “senza ricevere alcuna risposta”.
“È stato chiesto un incontro, anche formalmente, con tanto di richiesta protocollata, ma nessuno dei due primi cittadini ha mai voluto accettare il confronto diretto. Dal Sindaco di Anzio è arrivata finalmente un’ordinanza, da cui traspare una cattiva conoscenza delle norme in materia di acqua e salute dei cittadini. Dal Sindaco di Nettuno arrivano risposte piccate, da cui traspare la sua mancanza di senso dell’umorismo, accusandoci tra l’altro  di strumentalizzare il problema, di fare politica e demagogia”.
“Vorremmo ricordare ai due Sindaci, che questo Comitato non è un partito,  non ha intenzione di presentarsi alle elezioni, di invadere o, come si usa dire oggi, di “scendere in campo”. Questo Comitato esprime semplicemente le sue perplessità, che diventano, suo malgrado, di natura strettamente politica, nella misura in cui  i rappresentanti di organi politico-istituzionali operano scelte ‘politiche’ a danno dei cittadini”.
“Pertanto, per l’ennesima volta, chiediamo pubblicamente ai due Sindaci a mezzo stampa, visto che in altro modo ci viene negato,  delle semplici risposte e non per questo si devono sentire offesi”:

1) Mantenere in piedi una gestione come quella del Servizio idrico integrato ( S.I.I), che non è né efficace, né efficiente, né economica, se non è una scelta politica, che tipo di scelta è?

2) Il 16 luglio 2010 è stato firmato un protocollo d’intesa  tra i Comuni di Anzio, Nettuno e l’ATO 4 in cui si stabiliva un percorso dove gli utenti morosi pagassero, quanto richiesto da  Acqualatina S.p.a., senza applicazione di interessi. Questi interessi vengono cancellati dai crediti di Acqualatina S.p.a o scaricati sui bilanci comunali?

3) Sempre nello stesso protocollo, è prevista una moratoria per le famiglie indigenti in cui i due Comuni s’impegnavano nell’ anticipare a Acqualatina S.p.a., il costo delle bollette. Non sarebbe stato più conveniente gestire direttamente questi fondi senza regalare ulteriori soldi al gestore privato del Servizio idrico?

4) All’ultima Conferenza dei Sindaci dell’ATO 4 del 14 dicembre 2010, in piena emergenza arsenico, si è discusso soltanto di come salvare i bilanci di Acqualatina S.p.a., in particolare dei  debiti che l’azienda ha  nei confronti dei Consorzi di Bonifica.  Si è deciso di azzerare questi debiti scaricandoli sui bilanci Comunali abbonando a Acqulatina S.p.a. la riscossione dei costi di concessione degli impianti della rete idrica di proprietà della comunità. Perché entrambi i Sindaci dei Comuni di Anzio e Nettuno hanno votato a favore di questa soluzione, sapendo che questo discutibile “miracolo” contabile equivale a trasformare, nei bilanci comunali, i crediti in debiti?

5) Il Sindaco Bruschini, il giorno 11 febbraio 2011   ha emesso un ordinanza con cui, giustamente,  vieta il consumo dell’acqua ai bambini al di sotto dei tre anni e alle donne in gravidanza,  e vieta  l’uso dell’acqua da parte  delle aziende alimentari.  Non è contraddittorio vietare l’uso dell’acqua alle aziende alimentari che producono cibi per tutti e contemporaneamente  lasciar bere l’acqua a tutti gli altri?

6) Il Sindaco Chiavetta, ha finalmente  ricevuto i dati della ASL  sui parametri di arsenico che sfiorano i 10µg/l (9,9µ/l), ma contestualmente ha ricevuto raccomandazioni della stessa ASL sul rischio di superamento di questi limiti. Il Sindaco continua a dire che tutto va bene e che Acqualatina S.p.a installerà dearsenificatori in un imprecisato futuro. Non sarebbe giusto perlomeno informare la popolazione a rischio come asili nido,  medici pediatri e ginecologi, ospedali, mense scolastiche? Non è forse il Sindaco il responsabile, per legge, della salute pubblica nel territorio comunale?