‘Sviluppo aeroportuale: condividere le scelte con la cittadinanza’

24 febbraio 2011 | 02:13
Share0
‘Sviluppo aeroportuale: condividere le scelte con la cittadinanza’

Intervista con Cristian Terrevoli, delegato nazionale della consulta dei trasporti PdL

Il Faro on line – “Ci sono molte verità ma altrettanta ipocrisia”. E’ la prima affermazione di Cristian Terrevoli, delegato nazionale della consulta dei trasporti PdL nel dibattito in corso da tempo sul tema del raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino.

Favorevole o contrario all’ampliamento?
“Non sono contrario a patto che l’argomento sia condiviso con la cittadinanza e che ci sia chiarezza su quelli che saranno i benefici che l’opera porterà al territorio. Sono convinto che i benefici ci saranno tenendo conto soprattutto dell’impatto ambientale”.

Che ne sarà delle coltivazione agricole e degli allevamenti di Maccarese dopo l’esproprio?
“Questo è un argomento molto delicato: è chiaro che l’ampliamento aeroportuale non dovrà passare sopra tutto e tutti. Ci si aspetta la massima condivisione su tutti gli aspetti del caso”.

Aeroporti come Colonia e Heatrow smaltiscono un’enorme mole di traffico con solo 3 piste: a Fiumicino sembrerebbe siano previste una quarta e una quinta.
“A me risulta un’altra cosa. Per far fronte alla saturazione degli scali esistenti il sindaco di Londra ha proposto la costruzione di un nuovo scalo.  Troppi voli su Heathrow, Gatwick e Stansted e la non possibilità di ampliare gli stessi, stanno infatti portando le compagnie a puntare su altri scali europei, in particolare quelli di Madrid e Francoforte. Per risolvere la situazione, il sindaco propone la realizzazione di un nuovo scalo nei pressi di Londra. La proposta è stata presentata all’interno di un rapporto intitolato ‘A New Airport for London’, patrocinato dal Ministero dei Trasporti”.

Quanti passeggeri transiteranno a Fiumicino dopo l’ampliamento?
“Rispondo dicendo che si passa dai 27,6 milioni di passeggeri del  2004 ai 36,3 milioni di oggi. E’ del tutto evidente che in 6  anni Fiumicino incrementa circa 10 milioni di passeggeri  con una media di 1,6 milioni all’anno. Non penso  ci sia bisogno del mago per capire quali saranno le previsioni future”.

E l’inquinamento ambientale?
“L’inquinamento è un argomento importante da affrontare che non si può certo nascondere. ma un fatto è evidente: ovvero l’aeroporto Leonardo da Vinci c’è, è esistente e non nasce certo oggi visto che ha da poco compiuto 50 anni. Penso che ormai la convivenza con questa realtà, da parte della cittadinanza,  sia divenuta un fatto ovvio. Mi chiedo se sia più dannoso concentrare gli incrementi di emissioni future  su una stessa superficie. Il Gb Pastine di Ciampino sta soffrendo proprio questo aspetto”.

Rimprovera una certa ipocrisia… In che senso?
“Ritengo ci sia  ipocrisia perché si vuol negare l’evidenza. A Ciampino stiamo assistendo a quello che si verificherà a Fiumicino se non verrà criteriato il probabile incremento di movimentazioni di aeromobili e di passeggeri. Lì vediamo che giustamente a tutela dei cittadini, gli ambientalisti e i rappresentanti del territorio invocano una chiusura o un ridimensionamento. Questo perché il volume di traffico del Pastine negli anni è triplicato e l’aeroporto non è concepito per tali volumi nonostante migliorie e modifiche che nel tempo lo stesso ha subito. Abbiamo un esempio lampante di come  troppa concentrazione di traffico su una stessa superficie sia deleteria. Ritengo che il progresso non si possa né fermare né impedire ma gestire nella maniera più giusta tenendo conto di tutti gli aspetti. Un’altra ipocrisia è vedere come apparentemente chi oggi è contrario a qualsiasi tipo di sviluppo non sia attento ai benefici che lo stesso porterebbe  al paese. Le sorti del comune di Fiumicino  sono fortemente legate alle vicende del Leonardo da Vinci: da statistiche si evince  che l’80% della forza lavoro presente nello scalo vive in questo comune e in zone limitrofe. Se un domani Fiumicino potrà offrire un’opportunità in più ai cittadini sarà motivo di soddisfazione perchè di tali benefici disporrà l’intera  comunità indipendentemente dai colori politici di appartenenza”.

Ma è percorribile l’ipotesi di spostare a Viterbo il low cost?
“Viterbo è un’ipotesi percorribile. E’ stata già concessa l’idoneità dagli enti preposti e  sono già avviati i processi progettuali del nuovo scalo. Il ministro dei trasporti Altero Matteoli ha confermato che l’opera si farà. Anche il sindaco di Viterbo ha confermato il tutto”.
Maria Grazia Stella