Calicchio: ‘Manifestiamo contro il pedaggio’

28 febbraio 2011 | 16:49
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Calicchio: ‘Manifestiamo contro il pedaggio’

Il monito del capogruppo del partito democratico: ‘Ennesimo schiaffo al territorio’

Il Faro on line – “L’emendamento di Pdl e Lega che introduce dal primo maggio il pedaggio sulla Roma-Fiumicino, inserito in fretta e furia e nel silenzio più assoluto del Governo nel decreto ‘mille proroghe’, è l’ennesimo schiaffo del Carroccio al nostro territorio e la dimostrazione della subalternità di questo esecutivo nei confronti di Bossi e delle tematiche del nord”.

E’ quanto afferma il capogruppo del Partito democratico, Paolo Calicchio, che afferma: “Mentre le multe per le quote latte, questione che riguarda da vicino gli allevatori padani, sono state rimandate, il ticket sulla A91, dopo tre sentenze negative del Tar, è strato invece reintrodotto. Al di là delle rassicurazioni di parte del ministro delle infrastrutture Matteoli, e il probabile ennesimo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Presidente della Provincia Nicola Zingaretti, è necessaria però una presa di posizione seria e decisa della città e del più grande partito di opposizione del nostro Paese, il Pd”.

“E’ per questo che come capogruppo del Partito democratico – spiega Calicchio – lancio la proposta alla segreteria comunale, ai circoli, ai dirigenti e a tutti gli iscritti e simpatizzanti del Pd di organizzare una manifestazione bipartisan, civile, nella quale i protagonisti siano i cittadini, le associazioni, i movimenti civici, e tutti i partiti dell’arco costituzionale, per evitare il pedaggio sulla Roma-Fiumicino che colpirebbe indiscriminatamente residenti, imprese ed economia del Comune.
I cittadini, questa volta in maniera decisa, devono far sentire la propria voce, uscire dal torpore quotidiano e tornare a battersi per la loro autonomia e sovranità. E questo impulso deve partire da noi, dal Pd, dai circoli, dal gruppo consiliare, senza attendere l’ennesima sentenza del Tar. È intollerabile che un Governo per sopravvivere e racimolare qualche mese di vita per creare leggi ad hoc salva-Berlusconi, svenda una parte dell’Italia alla Lega Nord”.