Pugno duro contro l’abusivismo

2 marzo 2011 | 02:15
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Pugno duro contro l’abusivismo

L’assessore all’urbanistica interviene per contrastare il fenomeno

Il Faro on line – “Contro l’abusivismo edilizio l’amministrazione comunale di Formia è impegnata in una decisa e rigorosa azione di prevenzione e repressione del fenomeno”.
L’assessore all’urbanistica  Benedetto Assaiante non usa mezzi termini nel trattare la materia alla luce dei recenti interventi effettuati sul territorio comunale in materia di lotta all’abusivismo edilizio.
“L’abusivismo è una piaga che va stroncata sul nascere, una pratica diffusa che danneggia il nostro patrimonio ambientale e paesaggistico. La linea di monitoraggio e controllo del territorio  portata avanti dal mio assessorato  è incentrata alla tutela ed al  rispetto della legalità. Il messaggio deve essere chiaro a tutti : non consentiremo nuovi abusi ed è nostra intenzione  intensificare l’attività di vigilanza per stroncare sul nascere gli abusi in sinergia con le forze dell’ordine che sono in prima linea per garantire la legalità e il rispetto delle regole in un territorio difficile come il nostro.
Un recente studio sullo stato dell’abusivismo edilizio redatto dalla Regione Lazio dimostra che il fenomeno interessa il comune di Formia in forma minore rispetto ad altri comuni della provincia.  Il dato statistico però se da un lato ci conforta dall’altro  ci spinge a tenere la guardia alta ed intensificare quell’azione di contrasto necessaria a garantire la salvaguardia ed il rispetto delle leggi.
Una cosa deve essere chiara – conclude Assaiante – su questa linea saremo rigorosamente vigili e attenti. L’appello che mi sento di  rivolgere ai cittadini è quello di evitare azioni ed iniziative non autorizzate dall’ufficio preposto ed in aperto contrasto con le normative in materia di rilascio di concessioni. Facciamo in modo che prevalga in tutti  la cultura della legalità e del rispetto ambientale in maniera da affermare un nuovo modello di società ispirato ai principi del diritto, del rispetto delle regole e della civile convivenza”.