Bipolarismo, punto di non ritorno?

6 marzo 2011 | 18:37
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Bipolarismo, punto di non ritorno?

Covegno a Mondello con Vizzini, Quagliarello, Malgieri. Tra i partecipanti Raimondo Piselli di Pomezia e Francesco Paolo Corso di Ardea

Il Faro on line – Patrocinata dal Senato della Repubblica si è svolto a Palermo  alle “Alle Terrazze”, presso l’antico stabilimento  balneare di Mondello sabato 5 marzo il convegno organizzato dal Centro Studio Palladium presieduto dall’avv. Roberto F. Tricoli dal tema  “Bipolarismo: punto di non ritorno?”.  Ha aperto i lavori l’avv. Roberto F. Tricoli presidente   dell’associazione Centro Studio Palladium.  Ha introdotto i lavori il Senatore Carlo Vizzini Presidente Commissione Affari Costituzionali del Senato, sono intervenuti i Senatori Carlo VizziniGaetano Quagliariello, e l’On. Gennaro Malgieri, moderatore il condirettore  del “Giornale di Sicilia” Dott. Giovanni Pepi.  I lavori si sono chiusi con il discorso lungamente applaudito del Senatore Renato Schifani Presidente del Senato della Repubblica. Hanno presenziato, i comandanti delle polizie locali, il Prefetto ed il sindaco di Palermo e numerosi altri politici isolani tra cui l’On. Enrico La Loggia.

I lavori sono stati seguiti da televisioni e giornalisti nazionali e locali. Invitato da un dirigente di un’associazione locale, il consigliere Francesco Paolo Corso del comune di Ardea e da un suo amico Raimondo Piselli, tra i papabili candidati a sindaco nel comune di Pomezia per il centrodestra.

Nel discorso di  conclusione dei lavori il concetto di bipolarismo ben sciorinato dal chiarissimo Presidente del Senato che ha rimarcato come  il bipolarismo ha fatto chiarezza dei ruoli, programmi, responsabilità  e produce alternanza. L’On. Malgieri,  nell’esprimere con veemenza e passione i concetti  sull’utilità per il paese  del bipolarismo ha ricevuto un applausi a scena aperta. Il senatore  Gaetano Quariarello ha illustrato come per l’evoluzione dei tempi c’è la necessità del bipolarismo, oltre a non lesinare un duro ed applauditissimo attacco a chi come Gianfranco Fini tradendo il voto degli elettori e di chi come Silvio Berlusconi, lo ha “sdoganato”, vuole portare il paese ad elezioni anticipate con bene placido dei comunisti.

Il Senatore Carlo Vizzini nel suo lungo ed appassionato discorso interrotto  più volte da scroscianti applausi, confortato da fatti che provano quanto sia importante arrivare al bipolarismo, ha tra l’altro anticipato che nelle prossime settimane, d’intesa con i capigruppo parlamentari del Pdl si discuterà nella commissione Affari Istituzionali da lui presieduta,  un disegno di legge costituzionale su riforma del Parlamento, riduzione del numero di parlamentari e forma di governo, affinché il bipartitismo italiano esca dall’ambiguità e si consolidi.

E’ un’ambiguità aggiunge  Vizzini quella di aver pensato che una legge elettorale a costituzione invariata possa reggere le mai sopite spinte di conservazione e di ritorno allo stato dei partiti.  E’ una carenza continua Vizzini, la morte dei partiti di massa, non ha  risolto il tema dei rapporti con i singoli territori e tra di essi ed il centro. Oggi, poi, precisa il Presidente Vizzini la logica di moltiplicazione dei poli rischia di uccidere la democrazia diretta per tornare ai veti ai ricatti e alle antiche teorie dei partiti “ago della bilancia” assistiamo prosegue Vizzini, proprio in questa stagione  ad una opposizione che, dopo che il governo ottiene la fiducia, ne chiede le dimissioni per andare al voto e che, invece, quando il governo dice che se viene meno la maggioranza uscita dalle elezioni, si deve votare risponde, mentre l’opposizione ritiene, che si può fare un altro governo senza ricorrere al voto popolare.

Vizzini ricorda; la storia d’Italia, dalla monarchia al fascismo fino alla repubblica democratica, ha sempre visto prevalere l’implosione dei sistemi. La sfida di oggi conclude Vizzini è quella dell’evoluzione del maggioritario e passa per la capacità di autoriforma dell’attuale sistema, pena un’altro abbattimento” I lavori sono stati moderati dal coondirettore del Giornale di Sicilia, Giovanni Pepi.  Va ricordato come il Senatore Carlo Vizzini è il senatore più produttivo di tutto il Pdl e il secondo dell’intero Senato preceduto solo da un altro siciliano, Giampiero D’Alica messinese capogruppo dell’UDC al senato. I dati sono contenuti nell’indagine “Camere Aperte” realizzata dall’associazione  “openpolis” sugli “indici did produttività” dei parlamentari “italiani” Carlo Vizzini, ha avuto modo di visitare Ardea al tempo in cui era segretario del Partito Socialdemocratico, invitato a fare da testimone di nozze al matrimonio della figlia del  suo più stretto collaboratore e ormai cittadino di Ardea Antonino Caronia. Va ricordato come in questa amministrazione Angelo Caronia,  uno dei figli del più stretto collaboratore ed amico personale  del Senatore Carlo Vizzini  fu nominato su proposta del consigliere Fabrizio Acquarelli (figlio dello scomparso socialdemocratico Mario Acquarelli) dal sindaco Carlo Eufemi assessore. E proprio l’amicizia che lega Vizzini a Caronia, che il consigliere comunale rutulo Francesco Paolo Corso di origini siciliane, ed il suo amico Raimondo Piselli che per la sua genuinità è uno dei papabili a sindaco di Pomezia, hanno avuto l’opportunità di sedere nelle prime file della sala dell’antico e monumentale stabilimento balneare di Mondello a pochi metri dal Presidente del Senato Renato Schifani oltre a potersi fotografare insieme al Senatore Carlo Vizzini.
Luigi Centore