Allagamenti e fogne insuffienti: la denuncia dei cittadini

13 marzo 2011 | 03:30
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Allagamenti e fogne insuffienti: la denuncia dei cittadini

Nuovo comitato cittadino Focene: “Pronti a presentare un esposto contro il comune di Fiumicino”

Il Faro on line – Allagamenti ad ogni pioggia: a Focene scoppia il “caso della rete fognaria”. Quando piove, infatti, l’attuale sistema in cui confluiscono le acque scure delle case non regge più  e le strade, i garage ed i giardini si allagano. “E’ una rete fognaria vecchia di venti anni”, spiega Massimiliano Chiodi, presidente del Nuovo comitato cittadino Focene. Una rete che evidentemente è ormai inadeguata alle esigenze di una località che attualmente conta circa 3 mila residenti anche se si prevede l’arrivo di nuovi abitanti. “L’amministrazione pensa solo alle concessioni edilizie e al proprio orticello ma non ai servizi per migliorare la qualità della vita dei cittadini”, aggiunge ancora Chiodi, dichiarandosi pronto a presentare un esposto nei confronti del comune di Fiumicino (nella foto). Il problema, che si era già presentato in passato, è peggiorato negli ultimi giorni a causa delle abbondanti piogge che si sono riversate sul territorio. Tanto è vero che  giovedì 3 marzo gli operai di Acea Ato2 Spa sono dovuti intervenire per sostituire una pompa a viale di Focene, all’incrocio con via dei Dentali, ceduta a causa di un eccessivo afflusso d’acqua. “Se ci troviamo in questa situazione dopo due giorni di intensa pioggia significa che siamo messi malissimo”, rincara Margherita Francesconi, membro del comitato: “Il problema costituisce una priorità: ignorarlo sarebbe assurdo”. Oltre all’incremento residenziale e alla rete fognaria ormai obsoleta, responsabili  del fenomeno sarebbero molte abitazioni che scaricano le acque chiare, ovvero quelle piovane, direttamente in fogna. Per questa ragione  le pompe si surriscalderebbero: una è addirittura ceduta, quella sostituita,  non riuscendo ad assorbire le acque provenienti dalle tubature. Così i residenti si trovano sempre più spesso a combattere  contro gli allagamenti all’interno delle case e dei garage, a volte con ingenti danni. “Presenteremo un esposto nei confronti del Comune: gli enti competenti devono risolvere il problema perché la situazione è grave e imbarazzante. Il blocco delle licenze di costruzione oppure il controllo dello smaltimento delle acque chiare sono le alternative per uscire da questo problema”. Il comitato propone però una soluzione da realizzarsi in tre fasi con il coinvolgimento di Comune di Fiumicino, Acea Ato2 S.p.A. e Asl RmD.  Il primo passo prevederebbe che l’amministrazione verifichi sul progetto dove vengono smaltite le acque chiare prima di approvarlo, l’Acea Ato2 S.p.A. dovrebbe pensare all’allaccio, mentre la Asl RmD dovrebbe verificare che le acque chiare non vadano a confluire nella rete fognaria per poi passare a dare il via libera per l’abitabilità. “Questa la proposta: adesso vogliamo una soluzione. Abbiamo aspettato fin troppo”, conclude Chiodi. Una situazione analoga è stata denunciata con forza la settimana scorsa dal capogruppo di Italia dei valori, Claudio Cutolo, e dalle famiglie che abitano in via William D’Altri, a Isola Sacra. I residenti vivono infatti con l’incubo della pioggia che quando cade si insinua fin dentro le case raggiungendo, come l’ultima volta, un livello di 30 centimetri.

Maria Grazia Stella