Tre colori per l’Italia, l’arcobaleno per la pace

14 marzo 2011 | 01:07
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Tre colori per l’Italia, l’arcobaleno per la pace

L’iniziativa di Giancarlo Petrillo (Sinistra Ecologia e Libertà – Circolo Giancarlo Bozzetto)

Il Faro on line – “Ho letto vari comunicati e messaggi di movimenti e associazioni che  invitavano ad esporre il tricolore il 17 marzo. Vorrei accogliere queste proposte simboliche e da ultima quella dell’associazione del nostro territorio, Obiettivo Comune integrandola con un invito: accompagnare all’esposizione della bandiera italiana anche quella della pace”. A parlare  è Angelo Petrillo, di Sinistra Ecologia e Libertà – Circolo Giancarlo Bozzetto. “Dobbiamo cercare di non cadere nell’equivoco banale – prosegue Petrillo – che il 17 marzo si festeggia il nazionalismo italiano, perché il termine nazionalismo significa una territorio contro altri, e oggi sarebbe alquanto anacronistico. Il 17 festeggiamo la nostra comunità così varia ,il valore dell’umanità e del dovere che ci ha trasmesso Giuseppe Mazzini, le nostre tradizioni culturali e storiche, le nostre lotte e conquiste,l’impegno civile, la passione di un popolo di giovani che hanno dato la vita per le proprie idee di libertà. Non dobbiamo dimenticarci di chi ha abusato della nostra bandiera per privarci delle libertà fondamentali e per opprimere altri stati. Per essere orgogliosi dei nostri personaggi ma curiosi e tolleranti verso chi ci circonda ,abbattendo le frontiere, perché una nazione esiste se si confronta con altre, è il momento di essere chiari e decisi nel rivendicare che l’amore per una nazione va sempre confrontato e vincolato al rispetto della libertà, dell’umanità e della fratellanza tra i popoli. Il 17 marzo non deve essere esclusivamente un giorno  di promozione della retorica ma bisogna riflettere sull’immenso e glorioso significato dell’unità d’Italia ritrovando realmente l’essenza della nostra storia. Si celebra non solo una bandiera ma l’inizio di un processo di lotta
all’oppressione, per la libertà del popolo, durato quasi cento anni con la disastrosa parentesi
del ventennio e conclusosi solamente con la liberazione del 1945. Il tricolore – conclude Petrillo – significa eguaglianza,libertà e fraternità e in un momento di estrema delicatezza visti i fatti della Libia e di tutto il nord Africa, affiancare un simbolo di pace alla nostra bandiera può essere anche un gesto di riguardo per i popoli a noi vicini che purtroppo devono combattere con 60 anni di ritardo, battaglie che noi abbiamo vinto qualche decade fa”.