“Struttura Asl: è ora di fare chiarezza”

16 marzo 2011 | 00:06
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“Struttura Asl: è ora di fare chiarezza”

D’Intino: “Ricostruiamo la storia del presidio per rinfrescare la memoria a chi muove critiche”

Il Faro on line – “L’ultimo articolo del consigliera Vona è commovente.  Commovente è il suo tentativo di attribuirsi meriti che proprio non gli appartengono, con l’evidente intenzione di ritagliarsi una nicchietta nel panorama politico cittadino”. E’ quanto dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Vincenzo D’Intino, in merito alle affermazioni del consigliere Alessandra Vona a riguardo dell’ex presidio sanitario di Palidoro.

“Purtroppo però paga lo scotto di sedere da poco tempo in Consiglio comunale per cui, seppur noto che ha imparato benissimo da subito a mistificare la realtà come il più navigato dei politici democratici (ma forse frequentano una scuola di partito a parte), non può avere memoria di quale è stato il processo che ha portato la struttura ASL di Palidoro nelle attuali condizioni. Questa scarsa dimestichezza con gli affari del territorio, unita alla sua intraprendenza politica, la portano a volte a incorrere in qualche gaffe e le sue ultime uscite a mezzo stampa ne sono proprio un esempio lampante”.

“Quindi vale la pena a suo beneficio e a beneficio di chi avesse scarsa memoria ricostruire brevemente la storia di quel posto. Le passate gestioni Regionali decisero di destinare l’immobile in oggetto ad un centro per l’assistenza a persone colpite da Alzheimer, fu quindi demandato alla ASL RM-D il compito di predisporre tutte le necessarie attività affinché si potesse procedere in questo senso. La ASL RM-D incaricò la H.C.L, società a capitale misto pubblico privato, di procedere alla  ristrutturazione dell’edificio. Ristrutturazione per la quale furono spese diverse centinaia di migliaia di euro ma che non fu mai portata a termine né da HCL né dalla ASL RM-D. Nel frattempo si aprì un tavolo tecnico-politico formato da Comune di Fiumicino, Provincia di Roma, Regione Lazio e ASL RM-D che avrebbe dovuto occuparsi della parte gestionale. Le amministrazioni locali avrebbero dovuto occuparsi anche finanziariamente della parte sociale, mentre a carico della ASL rimaneva l’aspetto prettamente sanitario. A quel tavolo, nel quale io rappresentavo il Comune, la Regione Lazio a quel tempo guidata da Piero Marrazzo, malgrado i reiterati inviti non ha voluto mai partecipare, scaricando l’intero costo della parte sociale su Comune e Provincia. Non per questo ci siamo dati per vinti e preso atto del disinteresse di Marrazzo per la questione abbiamo provveduto, insieme alla Provincia, a stanziare l’intera somma stimata per la gestione dei costi sociali dell’intervento. A riprova di questo si può consultare il bilancio Comunale dello scorso anno nel quale si potrà constatare come avessimo destinato le somme necessarie per questa finalità”.

“Per cui questa Amministrazione ha rispettato appieno gli impegni presi con i cittadini. Piuttosto è la dottoressa  Gabriele, direttore generale della ASL RM-D all’epoca dei fatti, e la Giunta di centro sinistra che governava allora la Regione, che ci devono spiegare perché i lavori di ristrutturazione si sono improvvisamente fermati causando un così ingente sperpero di denaro pubblico. Infatti, tutto il lavoro fatto è andato completamente perso dato che, nel frattempo, lo stabile è stato saccheggiato da ogni sorta di malfattori che hanno provveduto a rubare tutto quello che si poteva.”  

“Occorre inoltre precisare un altro punto, benché io sia a disposizione di tutti i consiglieri sia di maggioranza che di opposizione  che compongono la commissione consiliare Politiche Sociali – conclude l’Assessore D’Intino – non risponde esattamente al vero quello che afferma la consigliera Vona quando dice che grazie alla sua pressione sono intervenuto presso l’attuale dirigenza della ASL. Ad onor del vero ho solo relazionato la commissione, certo su esplicita richiesta della Vona, del lavoro che sto svolgendo nei confronti del neo direttore della ASL-RM D Ferdinando Romano presso il quale sono intervenuto in diverse occasioni per affrontare tutte le spinose tematiche relative ai servizi sanitari del territorio, compresa ovviamente la questione legata alla struttura di Palidoro, e posso ribadire che si sta cercando di capire come porre rimedio agli errori del passato che, come giustamente afferma la consigliera Vona sono causati da persone di cui si conosce nome e cognome e che certo non amministrano la nostra città.”