“L’Unità d’Italia e il silenzio dell’amministrazione”

Il Faro on line – “Fiumicino si dimentica dei 150 anni dell’Unità di Italia non predisponendo nessuna iniziativa per festeggiare il compleanno della nostra nazione. Nulla di nuovo però rispetto alla paralisi in cui sembra caduta la città, avviluppata sempre di più nella crisi profonda che soffoca questa maggioranza. Una maggioranza che sembra aver fatto ormai il suo tempo, divisa in un manipolo di gruppi più preoccupati a ritagliarsi un posizione al sole per poter affrontare le ormai prossime campagne elettorali, piuttosto che preoccuparsi della cosa pubblica”.

E’ polemico l’intervento del capogruppo del Partito democratico, Paolo Calicchio e del capogruppo di Italia dei Valori, Claudio Cutolo che tornano a puntare il dito contro l’amministrazione comunale.
“E così – proseguono i due capigruppo – in un contesto nazionale nel quale la riflessione dovrebbe non prescindere dal bene della collettività e dal futuro solidale dei prossimi 150 anni di vita della nostra patria, come sottolineato dal presidente Napolitano di fronte agli amministratori piemotesi a Torino, il silenzio tremendo della destra al governo non fa altro che amplificare l’inadeguatezza di chi ci governa male da otto anni. Suo malgrado il nuovo assessore Onorati, che sta predisponendo il poco che può con le briciole di bilancio lasciate dal sindaco, non potrà attutire l’impatto assordante del silenzio che in questi giorni proviene da Fiumicino, più rumoroso delle feste che ogni città in giro per il nostro bel Paese ha organizzato. Lei stessa è stata censurata con i fatti dai suoi stessi colleghi della maggioranza. Evidentemente anche su Fiumicino, dopo le levate di scudi per le infelici frasi di Borghezio, e la propaganda vuota del presidente Gonnelli, è calato il silenzio forzato sull’Unità di Italia, diktat imposto dal Pdl nazionale e dai fidi alleati del Carroccio”.

“I mancati festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità di Italia dimostrano ancora una volta come questa sia l’amministrazione del fare nulla e solo vuota propaganda. Sarà ricordata nella storia come amministrazione delle promesse mancate, che sconterà, tra due anni, lo scotto delle tante balle usate malamente nelle campagne elettorali e raccontate ai cittadini che sono stati raggirati”.