“Privilegiato un percorso didattico per onorare il Paese”

19 marzo 2011 | 19:03
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“Privilegiato un percorso didattico per onorare il Paese”

La replica di Gonnelli: “Condivido la scelta di indirizzare i festeggiamenti sul fronte scolastico”

Il Faro on line – “Non c’è intervento in cui il capogruppo del Pd, Paolo Calicchio, non citi Mauro Gonnelli. Se si tratta di una forma di pubblicità nascosta, lo ringrazio. Se invece è solo un tentativo di intavolare una continua schermaglia politica con la quale Calicchio possa dimostrare ai suoi di saper fare opposizione, questo è preoccupante”.
E’ la replica del presidente del Consiglio Mauro Gonnelli alle critiche del capogruppo del Pd, Paolo Calicchio sui “mancati festeggiamenti da parte dell’amministrazione per L’Unità d’Italia”.
“Poiché nutro un sentimento di simpatia nei suoi confronti e un po’ di opposizione ci vuole per evitare che la politica cada in un encefalogramma piatto – spiega Gonnelli – continuerò a esprimere le mie idee per lasciargli così uno stimolo. Quanto al capogruppo Idv, Claudio Cutolo, non penso abbia avuto modo di leggere le dichiarazioni di Calicchio prima di sottoscriverle, preso com’è dalle problematiche dei chioschi.
I festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia. In un fase economica difficile, ritengo che la scelta dell’assessore Onorati di privilegiare un percorso didattico imperniato sulla scuola sia stata la forma più equilibrata di onorare il nostro Paese. Investire nella cultura e sui giovani ha il vantaggio di non esaurire la propria spinta nel breve periodo, come al contrario si rischierebbe con il classico concertino domenicale a cui il Pd si appiglia”.

“Calicchio lo sa, quando si parla di Unita di Italia, poi ogni consigliere comunale dovrebbe sentire l’onore istituzionale di promuovere questo momento nei modi e con le iniziative che ritiene più opportune. In forma strettamente privata ho distribuito alle associazioni del nostro territorio centinaia di pergamene con la trascrizione dell’inno di Mameli. Iniziativa che avrei preferito non reclamizzare, ma che l’amico Calicchio, come al solito, mi costringe a rendere pubblica”.

“Per quanto riguarda il resto: io non sono abituato né a prendere ordini né a censurare, ma a confrontarmi con il prossimo, cosa che non mi pare avvenga in molti altri partiti. Le critiche rivolte alla Lega e in parte al Pdl nazionale, sul caso Borghezio, testimoniano un’autonomia di pensiero che non mi sembra propria del consigliere Calicchio. Mai ho sentito il capogruppo del Pd prendere le distanze dal suo stesso partito. Piuttosto l’ho visto prodigarsi ogni qual volta un vecchio elefante della politica abbia deciso di tornare sul territorio. Forse il caro Montino comincia a fiutare una possibile candidatura su cui tuffarsi? Una candidatura dettata non tanto dall’amore che dovrebbe nutrire nei confronti della città che l’ha eletto onorevole e di cui si è dimenticato ben presto – non prima però di aver svenduto la Maccarese Spa a Benetton – quanto piuttosto per la smania di gestire un comune sul quale grazie all’incremento aeroportuale e portuale, pioveranno risorse importanti che fanno gola anche a un personaggio nazionale come lui”.