Pd all’attacco: nel mirino Satta e D’Intino

21 marzo 2011 | 19:10
Share0
Pd all’attacco: nel mirino Satta e D’Intino

Calicchio: “Inutili le critiche a Vona”. Saoncella: “Centro Alzheimer, l’assessore spieghi che fine hanno fatto i soldi stanziati”

Il Faro on line – “Difficile rispondere ad un consigliere misurato ed educato come Luigi Satta, il cui partito al momento è all’opposizione. Lo attendiamo alla prova dei fatti, sperando che come al solito non faccia da sponda, come accaduto in passato, alla maggioranza, sostenendo di volta in volta decisioni quali i bilanci e i programmi”.
E’ quanto afferma il capogruppo del Partito democratico, Paolo Calicchio che sottolinea come da parte del Partito “non si possa che apprezzare il suo richiamo alla concretezza, almeno sui temi importanti della nostra città come quello della sanità”. “Tuttavia – prosegue – non possiamo non biasimare i suoi attacchi su quello che fanno o non hanno fatto gli altri consiglieri. Invece di chiedersi dove sia stata la Vona, o altri chiedersi se Satta sia in realtà il ventriloquo di Severini, facciamo un appello alle persone di responsabilità che hanno a cuore il territorio e il benessere dei cittadini e creiamo un coordinamento delle opposizioni”.

Altra questione è invece la risposta all’assessore D’intino sulla quale interviene il segretario del Pd, Roberto Saoncella.
“L’assessore non ha più contatti con la realtà e adesso che dalla propaganda deve passare ai fatti, si limita a dire cose non vere. Inutile commentare le sue inesattezze sul centro Alzheimer, anche se è bene fare una precisazione: un accesso agli atti fatto qualche settimana fa presso l’assessorato finanziario del Comune, ha permesso di verificare una storia diversa. Al momento dell’approvazione del bilancio finanziario di Fiumicino, infatti, in data 31 aprile 2010, l’amministrazione propone e destina 100mila euro per il progetto di funzionamento della struttura, nel capitolo specifico n° 16873. Stiamo parlando quindi di una data posteriore alla fine della giunta di centro sinistra in Regione. L’amministrazione con quella decisione si muoveva con un anno di ritardo ma ‘meglio tardi che mai’. Tuttavia, subito dopo, il 31 luglio 2010, questi stessi soldi venivano cassati con il primo assestamento di bilancio. Appena tre mesi dopo!”
“Magari il buon D’Intino – prosegue Saoncella – può spiegarci il perché del taglio al progetto. Forse consigliato dalla sua collega Polverini, o dai suoi amici della nuova maggioranza, che hanno imposto tagli a tutto e a tutti? In ogni caso aver cassato quella cifra è a dimostrazione dello scarso interesse di questa amministrazione per quella struttura, per quel progetto e la scarsa sensibilità nei confronti dei malati colpiti da quel terribile male e delle loro famiglie. E pensare che si era veramente a un passo dalla realizzazione di un progetto, di cui la città ha bisogno”.