Una fiaccolata contro le fermate killer

23 marzo 2011 | 03:19
Share0
Una fiaccolata contro le fermate killer

La manifestazione è stata promossa dall’associazione Crescere insieme

Il Faro on line – I cittadini si mobilitano ed organizzano una fiaccolata contro le strade killer. Una manifestazione pacifica per dire “no” sia alle strade sia alle fermate della morte. A distanza da quel tragico 26 febbraio quando a via Arturo Pompeati Luchini, ad Aranova, una ragazza di quattordici anni è stata falciata appena scesa dal bus, nessuno ha preso provvedimenti. Né l’Anas, l’azienda che ha in carico la strada, né il Cotral, l’azienda regionale che gestisce il trasporto pubblico, sono intervenuti per mettere in sicurezza la via. Ed intanto Martina, questo il nome della quattordicenne, è ancora ricoverata in gravissime condizioni all’Aurelia hospital. Da quel tragico investimento sono ormai trascorse tre settimane ma i residenti di Aranova, che anche in passato hanno segnalato la pericolosità di strade, fermate ed incroci, non hanno visto l’interessamento degli enti preposti. Anzi, purtroppo i cittadini stanno assistendo ad un rimpallo di responsabilità. Ad uno scaricabarile che fino a questo momento non ha portato ad alcun risultato concreto. Per questo motivo nella località è scattata la mobilitazione. Ed a breve sarà organizzata una fiaccolata per sollecitare le istituzioni a garantire la sicurezza di quanti utilizzano i bus e percorrono sia l’Aurelia sia via Arturo Pompeati Luchini. A scendere in campo, ancora una volta, è l’associazione Crescere insieme, da tempo attiva sul territorio e promotrice di numerose iniziative. “Chiediamo che la strada sia messa in sicurezza perché adesso è pericolosissima”, spiega Roberto Severini, presidente dell’associazione: “è stretta, buia perché manca l’illuminazione, priva di marciapiedi e di pensiline, a doppio senso nonché completamente priva di segnaletica. Chiediamo”, prosegue Severini, “l’istituzione della segnaletica stradale a cominciare dalle strisce pedonali perché allo stato attuale la via è un’autentica “strada killer””. I cittadini si augurano che il ping pong tra Cotral e Anas si concluda e che, accertata la pericolosità dei percorsi sull’Aurelia, si realizzino quegli interventi auspicati e ormai assolutamente necessari. Il Cotral, ammettendo  l’effettiva pericolosità delle fermate, aveva sollecitato l’intervento dell’Anas in quanto “proprietaria della strada”. L’Anas, a sua volta, aveva invece declinato ogni responsabilità: “E’ la Regione Lazio, e quindi indirettamente il Cotral, a doversi fare carico della messa in sicurezza delle fermate”. Ovviamente, a rimetterci, finora,  i cittadini. Le fermate di Aranova, dove  mancano pensiline, illuminazione e spesso anche le paline, furono  già oggetto nel 2008 di un  apposito sopralluogo tecnico della Regione Lazio, Comune di Roma e Anas. In quell’occasione furono esaminate le fermate ritenute più pericolose per  ripristinarne le condizioni minime di sicurezza. Purtroppo l’Anas, quale ente proprietario della strada, sembra abbia sempre sostenuto che il problema non fosse di propria competenza. A questo riguardo l’Azienda ha dichiarato che  “nel corso della riunione del 2008, la Regione si fece carico di mettere in sicurezza le fermate Cotral lungo l’Aurelia, e non solo in località Aranova: è tutto agli atti dunque non capiamo perché ci si chiami in causa”. Il comune di Fiumicino non può a sua volta intervenire perché nel caso specifico di via Arturo Pompeati Luchini occorrerebbe l’autorizzazione dell’Anas. Il sindaco Mario Canapini ha però sollecitato “un incontro urgente dopo l’ultimo incidente con Cotral e Anas per farli sedere ad un tavolo e stabilire chi e che cosa si debba fare”. “Sosteniamo le ragioni dei cittadini ma non possiamo intervenire”, ha detto il primo cittadino.
Maria Grazia Stella