“L’impegno è di dar voce ai cittadini”

25 marzo 2011 | 23:28
Share0
“L’impegno è di dar voce ai cittadini”

Gli interventi di Cutolo e Di Pietro a margine del taglio del nastro della nuova sede

Il Faro on line – “La sede di Italia dei Valori è un punto di riferimento per tutti coloro i quali hanno permesso un risultato così brillante del partito su questo territorio nelle scorse elezioni”. Sono le parole di Vincenzo Maruccio capogruppo IDV Regione Lazio nel corso del taglio del nastro avvenuto alla presenza di quasi 300 persone. Tra queste il responsabile organizzativo Idv Roma Sante Carrea e il presidente Idv Antonio di Pietro. Significativo anche l’appoggio dei politici del Pd del territorio che attraverso le parole di Raffaele Megna hanno salutato la nuova sede come “luogo di politica”.
Il segretario Claudio Cutolo ha spiegato come “l’esigenza di rappresentare gli elettori di Italia dei Valori sul territorio fosse diventata stringente” e come una rappresentanza capillare sul territorio fosse “indispensabile per lo sviluppo di una dialettica democratica dal basso”.

“La presenza di un leader politico nazionale – spiega – è un punto forte per la prossima candidatura a sindaco e denota il forte interesse intorno al Comune di Fiumicino e spera che gli elettori non smentiscano il loro appoggio anche nei referendum di giugno” ribadendo un deciso NO al nucleare e alla privatizzazione dell’acqua.

E Antonio di Pietro in una sala dello stabilimento Vittoria piena di sostenitori non si lesina nel dare il suo forte contributo alla politica locale del partito. “Quando un partito apre una nuova sede – dice – viene ad offrire ai cittadini un luogo per interloquire con le istituzioni. Nel rispetto della legalità ci impegniamo a dar voce alle problematiche, varie e complesse, di questo territorio”.
Il Presidente di Italia dei Valori ha parlato specificatamente della questione balneare, delle concessioni e del riassetto aeroportuale non rinunciando affatto però ad affrontare problemi di carattere generale.

“Siamo in un momento delicatissimo sia a livello mondiale sia italiano: ma siamo sicuri che non ci stiamo distruggendo da soli?” dice provocatoriamente ai presenti, passando poi ai temi forti  del lavoro per i giovani, della difesa sociale delle fasce deboli e dell’indebitamento pubblico. “Fissare la date del referendum 15 giorni dopo le elezioni, in uno Stato in cui non ci sono i soldi per pagare gli interessi del debito pubblico è un comportamento da ladri”.
Non risparmia nemmeno una battuta sulla guerra in Libia: “ La verità è che noi siamo sempre lo zimbello di qualcuno, prima di Gheddafi, e ora della Comunità Internazionale”.
Il vero problema per Di Pietro non è che ci sia al governo la Destra o la Sinistra ma che “una cricca di persone è riuscita a prendere il controllo del potere e che la società si è irrimediabilmente invaghita del berlusconismo”.

Finisce poi con un preciso riferimento alle posizioni del partito sul referendum che sarà anche un modo per saggiare quanto gli italiani si siano stancati di questo governo.
“Ogni Paese dovrebbe cercare di produrre energia con le risorse che possiede – conclude l’onorevole – e noi abbiamo l’aria, l’acqua e tanto sole”.
Daniele Taurino