Nettuno Servizi, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

25 marzo 2011 | 18:37
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Nettuno Servizi, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Il Sindaco Chiavetta: “Ennesima conferma di una battaglia vinta senza alcuna ombra”

Il Faro on line – Il Consiglio di Stato ha confermato la risoluzione del contratto tra il Comune di Nettuno e la Nettuno Servizi, dando una nuova conferma alla bontà della procedura messa in atto dall’Amministrazione Comunale e condannando la Nettuno Servizi al pagamento delle spese di giudizio, quantificate in 10.000 euro. La società di riscossione tributi aveva presentato ricorso al Tar contro la delibera con cui si applicava la risoluzione del contratto; poiché il ricorso veniva respinto dal Tribunale Amministrativo, la Nettuno Servizi ha provato a rivolgersi al Consiglio di Stato, ma anche quest’ultimo ha confermato la validità della procedura di risoluzione messa in atto dal Comune dichiarando infondate le tesi sostenute dai legali della società di riscossione.

Nel testo della sentenza emessa, il Consiglio di Stato “rileva che dagli atti richiamati nelle delibere della giunta comunale n. 84 e n. 85 dell’aprile del 2009 emerge con chiarezza l’esistenza di gravissime inadempienze da parte della Nettuno servizi s.r.l., che ha omesso il versamento al comune delle somme incassate a titolo di tributi nella parte che aveva l’obbligo di riversare alle casse comunali. I versamenti parziali e tardivi da parte della Nettuno servizi non sono idonei a porre in dubbio la gravità dell’inadempimento, che è stato oggetto di procedimenti della magistratura contabile e penale; né Nettuno servizi è in grado di confutare la gravità e la responsabilità delle condotte ad essa addebitate”.

“E’ l’ennesima conferma, se mai fosse necessaria, di una battaglia vinta senza alcuna ombra – dichiara il Sindaco Alessio Chiavetta – il Consiglio di Stato è stato molto chiaro su due punti: la Nettuno Servizi è stata gravemente inadempiente rispetto al contratto che la legava al Comune di Nettuno, e tutti gli atti messi in pratica da questa Amministrazione rispettavano una procedura corretta e trasparente, compresi l’immediato affidamento della riscossione ad Equitalia Gerit e la successiva apertura dell’ufficio tributi comunale. Chi presagiva disastri e si dichiarava competente in materia è stato azzittito dai successivi pronunciamenti dei tribunali nei vari gradi di giudizio; quest’ultimo pronunciamento del Consiglio di Stato è la definitiva pietra tombale sul rapporto tra il Comune e la Nettuno Servizi”.