“Il Villaggio della solidarietà sia gestito con evidenza pubblica”

27 marzo 2011 | 18:00
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“Il Villaggio della solidarietà sia gestito con evidenza pubblica”

L’appelo dell’Associazione Regionale per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”

Il Faro on line – “Abbiamo appreso dalla stampa che il famoso Villaggio della solidarietà è ormai ultimato e le unità abitative sono pronte per essere consegnate agli aventi titolo. Vogliamo tornare a ricordare, come già fatto in precedenza, che i soldi con i quali sono state realizzare le casette di legno costituiscono una fetta più che onerosa (tre milioni e mezzo di euro e relativi interessi più che decennali) di fondi pubblici e, conseguentemente, la loro aggiudicazione non può che sottostare, nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza e buon andamento, ai criteri dell’evidenza pubblica”. Lo afferma in un comunicato stampa l’Associazione Antonino Caponnetto, di Civitavecchia. “Riteniamo conseguentente imprescindibile – prosegue la nota – che, sulla base del rispetto dei criteri di trasparenza e correttezza, si proceda all’emissione di un bando pubblico affinché chiunque sia interessato possa presentare domanda di assegnazione sulla base di ben definiti ed evidenti criteri che garantiscano la redazione di una graduatoria fondata su i principi di trasparenza, pubblicità ed imparzialità. Ciò renderebbe possibile una verifica in tempo reale ed eviterebbe ipotetiche tentazioni di favoritismi a tutto vantaggio dell’intera collettività perché in un sistema dove regna la logica del favore (e del conseguente eventuale ricatto) nessuno sarà mai libero di scegliere e il cittadino risulterebbe relegato al ruolo di suddito.  Un’azione di trasparenza – afferma ancora il comunicato – che è alla base della cultura della legalità e di un agire a questa conseguente che contribuirebbe a sconfiggere la dilagante percezione di un azione amministrativa fondata solo su discrezionalità e clientelismo. Non è complesso e non comporta manco mezzo euro di spesa, ma solo lo svolgimento di quelle verifiche e di quei controlli che gli Enti locali e chi opera con incarichi pubblici, devono adottare. Questo è agire in termini di legalità; una legalità che vigileremo non venga violata”.