“La Corte costituzionale boccia ordinanza anti lucciole”

9 aprile 2011 | 21:08
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“La Corte costituzionale boccia ordinanza anti lucciole”

Calicchio (Pd): “Una piaga sociale che affonda le proprie radici nella violenza sulle donne”

Il Faro on line – “La sentenza della Consulta che ha bocciato il pacchetto sicurezza varato nel 2008 dal Governo Berlusconi dichiarando illegittimi i poteri speciali dei sindaci che si sono tradotti in ordinanze anti-tutto, compresa l’ordinanza anti-prostituzione del nostro sindaco sceriffo Canapini, non fa altro che confermare l’incostituzionalità della politica della destra, palesata da comportamenti, leggi, abitudini, concetti.
Spero che la decisione della Corte Costituzionale faccia riflettere tutti coloro i quali ancora oggi pensano si possano risolvere problemi complessi come l’immigrazione o la prostituzione, solamente dichiarandosi per la tolleranza zero, i divieti e la demagogia. O peggio mappando le “lucciole” e poi allontanandole dalla nostra strada o quartiere, magari favorendone la migrazione nel comune vicino. La prostituzione, che non è mai stato un reato, e anche a Fiumicino è così, è una piaga sociale che affonda le proprie radici nella violenza sulle donne, nell’ignoranza, nella povertà e difficilmente potrà essere estirpata con duecento euro di multa.
Questo tipo ingiustizie e inciviltà semmai si combattono con investimenti in ambito culturale e sociale. Con la repressione di chi induce e sfrutta le donne alla prostituzione, magari vestendo abiti perbenisti, le solite insospettabili brave persone”.
”Invece di dare la caccia alle lucciole il sindaco farebbe bene ad accendere i lampioni dove ancora non l’ha fatto, vedi Aranova, dando finalmente seguito a quel piano dell’illuminazione più volte sventolato e mai concretizzato. Mentre il buon assessore Petrarca dovrebbe pensare a come risolvere i problemi della sicurezza stradale preoccupandosi di vigilare per evitare i numerosi incidenti gravi e meno gravi che occorrono sulle strade insufficienti del nostro complesso territorio”.

Paolo Calicchio (capogruppo gruppo consiliare Partito democratico)