“Sono 770 gli immigrati ospitati nel centro”

11 aprile 2011 | 14:53
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“Sono 770 gli immigrati ospitati nel centro”

il Sindaco Gianni Moscherini ha fatto il punto della situazione con i vertici organizzativi

Il Faro on line “All’interno dell’ex caserma De Carolis vi sono al momento 770 immigrati”. A darne notizia è il Sindaco Gianni Moscherini, che anche oggi ha fatto il punto della situazione con i vertici organizzativi del centro allestito sulla Braccianese Claudia. “Credo che innanzitutto possiamo serenamente smentire le voci secondo le quali vi sarebbero tensioni all’interno della struttura. Altresì, è da smentire che al suo interno vi siano più di un migliaio di ospiti, anche perché la capienza della caserma è sostanzialmente già giunta al suo limite”, ha dichiarato il Sindaco, che si è direttamente informato delle condizioni dei sessanta immigrati tunisini rimasti a Civitavecchia dopo lo sbarco dalla nave “Flaminia”.
“Voglio confermare ai cittadini la grande tranquillità che si respira all’interno del Centro. La Prefettura, la Regione, il Comune, l’Asl e tutti gli enti coinvolti nell’operazione sono particolarmente attenti ai diritti dei cittadini civitavecchiesi e tunisini. In particolare, riguardo alla città, è evidente che c’è stata una risposta assolutamente responsabile, in linea con una tradizione di ospitalità, di reciproca convivenza e di scambio con i popoli che affonda le radici nella sua storia. Mi tengo costantemente aggiornato della situazione con gli uomini della Prefettura e con l’Assessore Pierfederici, che sta svolgendo un lavoro encomiabile”.
Proprio l’Assessore con delega alla Protezione Civile, Andrea Pierfederici, ha assistito alle operazioni di questa mattina, insieme al Comandante della Polizia Municipale Carlo Sisti. “La struttura ha funzionato a dovere, consentendo le operazioni di identificazione che sono la ragione stessa della sua esistenza, quindi potrebbe presto cominciare la fase di alleggerimento del campo. I nuovi arrivati sono stati alloggiati nelle strutture fisse della ex caserma: sono tutti uomini di età giovane, tra di loro non ci sono minori e tutti – conclude Pierfederici – hanno ricevuto una visita da parte del personale medico inviato dall’Asl”.