Primo maggio, il Comune “se la prende” con i lavoratori

2 maggio 2011 | 00:54
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Primo maggio, il Comune “se la prende” con i lavoratori

Vigili impegnati a fare una raffica di multe alle auto parcheggiate (che non danno fastidio). E intanto, tra i rifiuti, il traffico scoppia

Il Faro on line – Ore 11,30 di una domenica mattina di Primo maggio. Non si lavora, e molte famiglie decidono di passare qualche ora spensierata là dove è possibile. Parco Leonardo, nel bene o nel male, è una delle mete dei fiumicinesi, che infatti in parecchi scelgono. Finalmente un po’ di pace, e quei pochi spiccioli che le famiglie hanno li spendono un po’ per fare la spesa settimanale, un po’ per mangiare qualcosa fuori con i bambini. Per qualche ora tutto bene, poi però… l’inferno.
Un camion dei rifuti – chiamato d’urgenza per eliminare un accumulo di buste e immondizia – blocca le uscite dei garage, si forma sotto il caldo una fila di decine e decine di metri. Prima domanda: ma ci voleva la domenica mattina perché qualcuno si accorgesse che i rifiuti arrivavano fino alla strada?
La gente ferma in coda si spazientisce, qualcuno impreca perché i surgelati si stanno per rovinare, qualche bimbo piange perché ha caldo. Tutti fanno fatica a capire quale avventata organizzazione della viabilità e dei servizi possa creare una situazione simile.

Ma ecco spuntare due vigilesse. Finalmente – pensano un po’ tutti – ora metteranno ordine in questo caos. E invece no. Le vigilesse non si curano minimamente del traffico (le foto dimostrano ampiamente quanto stiamo descrivendo) ma tirano fuori penna e taccuino a cominciano a multare tutte le auto parcheggiate al lato della strada. Attenzione: non parcheggiate male, non a spina di pesce, non ostruiscono il passaggio di nessuno, non creano disagi. Semplicemente stanno – questo sì – in un posto dove non si è autorizzati a stare, ma è pur vero che la calca è tanta e qualcuno sceglie di parcheggiare fuori forse anche per risparmiare qualche euro. Sbagliato, perché arriva la “mazzata” targata Comune di Fiumicino, che ovviamente – inutile dirlo – è sempre in prima linea dalla parte della legalità.
Ma come – pensa qualcuno – invece di prendersela col camion dei rifiuti che blocca tutta la strada se la prendono con le auto? E anche volendo fare multe a tutto spiano, con buona pace della festa dei lavoratori, ma non è logico prima intervenire per risolvere l’emergenza traffico e poi, casomai, ricominciare a fare multe? Evidentemente no, per i vigili di Fiumicino, per il loro Comandante e il loro Sindaco no. E così una tranquilla domenica si trasforma in un incubo: per chi deve stare sotto il sole e vedere che i vigili non si muovono per aiutarli, e per chi si becca una multa salata non per aver ostruito il passaggio a qualcuno ma per aver messo la macchina dove è severamente vietato.

La legge è la legge, si dirà. Eppure qualcuno lassù a via Portuense aveva detto che aveva a cuore prima di tutto il bene dei cittadini. E qui davvero non si può parlare di esigenze di sicurezza, come si fa per gli autovelox. E poi la legge – da che mondo è mondo – può essere interpretata. Un po’ come fanno gli stessi vigili su via Torre Clementina dove le auto parcheggiano – in certi punti e solo in certi punti – regolarmente in doppia fila eppure non vengono mai multate. Cioè la dimostrazione pratica che la Legge può essere, se le condizioni non creano pericoli immediati, interpretata.
“Guardi – racconta Paola, spazientita anche lei, sporgendosi dal finestrino di guida – io qui ci lavoro. E’ sempre così, ogni festa comandata. Vengono e fanno strage di multe…”. Alla luce di questa considerazione, è lecito il dubbio che tutto sia fatto solo per fare cassa. Ineccepibile sotto il profilo della legalità, molto discutibile sotto il profilo della correttezza verso le famiglie che qui abitano e con fatica arrivano alla fine del mese. Ma evidentemente ai piani alti dell’Amministrazione di Fiumicino è un problema che non sentono.
Sia come sia, anche stavolta il 1 maggio è andato. Solo che la “festa”, ai lavoratori, l’ha fatta il Comune.
Roberta Tito