“Un paese che non investe sui giovani è un paese morto”

6 maggio 2011 | 17:59
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“Un paese che non investe sui giovani è un paese morto”

 Califano (Pd): “I dati dei tagli forniti dalla Provincia disegnano invece un quadro fosco”

Il Faro on line – “La devastazione della scuola è oggi la vera emergenza del territorio. Il grido d’allarme dei genitori non può essere ignorato. Le parole, dure, utilizzate dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, sintetizzano in maniera ineccepibile ciò che i tagli governativi produrranno sul sistema scuola. La proposta di estendere le classi elementari e medie a tempo pieno, cassata dall’amministrazione comunale di Fiumicino proprio per il blocco dei finanziamenti dell’esecutivo Berlusconi, sono lo specchio fedele di un tentativo maldestro, qui come in ogni parte d’Italia, di privatizzare un asset che fino a qualche anno fa era considerato all’avanguardia e che invece, la politica sorda e cieca del centrodestra ha dequalificato in favore delle scuole private. Ogni famiglia, in base alle proprie esigenze, dovrebbe essere invece messa nelle condizioni di poter scegliere tra un’istruzione pubblica e una privata, garantendo ad esse pari dignità e pari qualità”.

“I dati dei tagli forniti dalla Provincia di Roma, disegnano invece un quadro fosco: 1000 insegnanti tagliati, 50 classi a tempo pieno negate, 150 cancellate. Dimezzati i sostegni ai portatori di handicap, depennati tutti gli insegnamenti specialistici di inglese. Con il rischio di veder ancora più depotenziato un reparto strategico per il futuro del Pese, che non sarà più in grado di garantire una formazione di livello, al pari di quella Europea”.

“Una Nazione che non investe nei propri giovani, nelle nuove generazioni, che taglia sulla cultura e sull’educazione è un Paese destinato ad avvilupparsi su stesso, incapace di creare nuovi posti di lavori, di crescere dal punto di vista economico, di colmare un gap con le nazioni europee. Un Paese che il centrodestra, da Fiumicino alla Regione, al Comune di Roma, all’Italia, sta lentamente ma inesorabilmente portando sull’orlo del precipizio”.

Michela Califano (consigliere comunale Partito democratico)