A Passoscuro la maglia nera di località più sporca?

7 maggio 2011 | 18:18
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A Passoscuro la maglia nera di località più sporca?

Su 90 cassonetti 44 rotti –Le foto<

Il Faro on line – Passoscuro merita davvero la “maglia nera” per la sporcizia? Secondo Romano Marcon e Guido Gagliardi, due cittadini della località, sì. Il motivo? Tanto per cominciare basterebbe dare un’occhiata ai cassonetti. Si tratta di cassoni rotti e vecchi, insufficienti per il numero degli abitanti, nonché sporchi e maleodoranti: una piaga per Passoscuro. Su 90 cassoni, infatti, 44 sono fuori uso: una percentuale del 49% che farebbe meritare la “maglia nera” alla località rispetto agli altri comuni laziali. E finora a nulla sono servite le proteste e le segnalazioni dei residenti alla Fiumicino servizi, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, né all’amministrazione di Fiumicino perché si provvedesse ad una loro sostituzione con altri nuovi nonché ad un loro incremento. “E proprio l’altro giorno”, fa sapere Marcon, “ne sono stati ritirati altri sette, otto perché troppo malridotti”. Così che nella località costiera con vocazione turistica che si appresta ad ospitare la Sagra della tellina alla fine del mese, la situazione potrebbe tranquillamente fare concorrenza con quella di Napoli, tristemente nota per l’affair munnezza. Ma i cittadini non si arrendono e tornano alla carica domandosi, tra l’altro, come mai, nonostante la Tarsu sia stata aumentata dallo scorso anno di ben il 40% non se ne vedano i benefici in termini di miglioramento del servizio. Quanto a questo, in realtà, a porsi la domanda sono in molti: da Fiumicino a Maccarese, da Parco Leonardo ad Aranova, è tutto un coro di lamentele.

Mancherebbero le isole ecologiche, per esempio, troppo lontane dalle località a nord del comune mentre gli orari di apertura sarebbero “scomodi”, tanto è vero che se ne sollecita l’estensione anche durante i week-end. E la raccolta differenziata di cui pure si parla da tempo, quando e come dovrebbe partire? E cosa dire dello stallo del bando per l’assegnazione del servizio alla ditta che subentrerà alla Fiumicino servizi? Silvano Zorzi, presidente della commissione trasparenza, si dichiara pronto a far luce su una questione che si trascina da ormai troppo tempo anche se l’assegnazione, come è stato ricordato nel corso del consiglio comunale di martedì 12 aprile, dovrebbe essere “imminente”. Ma quanto imminente? E soprattutto quando, finalmente? Tornando a Passoscuro, Marcon ha “censito” i cassoni valutandone lo stato. Il risultato? Sconcertante. Su 90 cassonetti, anche se la “mappa” è incompleta, 44 sono pressoché inutilizzabili  perché presentano le pedaliere per alzare il coperchio rotte oppure hanno il coperchio basculante mancante così da provocare seri problemi agli utenti. A via Oliena, per esempio, su 16 ne sono rotti 9. A via Serrenti, su 3 ne risultano fuori uso 2. E l’elenco prosegue con i 5 sfasciati su 15 di via Carbonia, gli 8 su 14 di via Florinas e poi gli 8 su 15 di via Sanluri. E via di seguito i 4 inutilizzabili su 7 di via San Carlo a Palidoro. Un elenco lungo e sconfortante tanto che il cittadino si rivolge direttamente all’assessore all’ambiente, Gino Percoco, chiedendogli di sostituirle perché, oltre a creare problemi agli utenti, provocano disagi perché maleodoranti visto che sono privi di coperchi e costantemente assaltati da cani e gatti randagi. Sono un problema di decoro e di igiene pubblica. C’è poi la richiesta di provvedere alla pulizia ed alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei bidoni, che non sono lavati. “Perché l’assessore non interviene?”, conclude il cittadino. Ma alle osservazioni di Marcon replica Roberto Di Curzio, un altro residente di Passoscuro. “Non ci sto con chi definisce Passoscuro una località sporca”, dichiara Di Curzio: “non è vero. I cassonetti sono rotti perché ci gettano i calcinacci e sono in numero inadeguato è perché invece di 4 mila residenti censiti ve ne abitano almeno il doppio. Non è dunque colpa dell’amministrazione bensì di quelli che affittano a troppa gente che poi non registra la residenza. Piuttosto, penso ci si dovrebbe occupare di altri problemi, tra cui quello dei passi carrabili non denunciati e non pagati: ve ne sono almeno un migliaio fittizi”, conclude.
Maria Grazia Stella