Rifiuti, slitta ancora l’assegnazione del servizio

8 maggio 2011 | 04:25
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Rifiuti, slitta ancora l’assegnazione del servizio

Zorzi, presidente della commissione trasparenza: “Vogliamo chiarezza”

Il Faro on line – Ancora bloccata l’assegnazione del servizio di raccolta dei rifiuti. Il bando è stato pubblicato ma le buste non vengono aperte. Ed il presidente della commissione si è dimesso. Morale: dell’aggiudicazione per l’appalto del servizio integrato di igiene urbana 2011/2017, pubblicato sul sito del comune di Fiumicino a ottobre dello scorso anno e previsto per il successivo mese di novembre, “nessuno” sa nulla. Il risultato di questo continuo rinvio? Innanzi tutto la sporcizia e l’inadeguatezza del servizio di pulizia e di raccolta dei rifiuti lamentata dai cittadini delle diverse località del territorio. Da Passoscuro a Focene, da Parco Leonardo a Fregene è un coro unanime di proteste anche alla luce dell’aumento del 40% della Tarsu approvato lo scorso anno. C’è poi il disagio dei lavoratori della Fiumicino servizi che da tempo vivono la precarietà di un contratto costantemente prorogato in attesa dell’assegnazione definitiva. Scaduto il 30 aprile, è stato automaticamente rinnovato. Ma le garanzie per una continuatività lavorativa non sarebbero sufficienti ed il personale della società è demoralizzato.

Tanto che è intervenuto Silvano Zorzi, consigliere del Partito democratico nonché presidente della commissione trasparenza e garanzia di via Portuense, ben deciso ad approfondire la “questione”. “La trasparenza è obbligatoria: vogliamo capire che cosa sta succedendo e perché queste buste non vengono aperte”, dichiara Zorzi, informando che la prossima settimana presenterà una richiesta al presidente del consiglio, Mauro Gonnelli, e per conoscenza al sindaco Mario Canapini, per una riunione della commissione. “Il morale dei lavoratori della Fiumicino servizi è basso e di conseguenza si riflette anche sul servizio effettuato, con il risultato che la città e le diverse località sono sporche: del resto sia la società sia il personale lavorano in condizioni difficili. Noi consiglieri dell’opposizione”, prosegue il presidente della commissione, “siamo concordi nel chiedere chiarezza su una situazione che si trascina ormai da alcuni mesi, anche se ho colto il malumore degli stessi colleghi della maggioranza”. Insomma, tra la società che viene “chiamata” a svolgere il servizio di mese in mese, la mancata assegnazione, le lamentele generali  ed il “mistero” delle buste ci sono tutti gli elementi perché questo somigli sempre di più ad un “caso”. “Il bando, pubblicato e ripubblicato, scaduto di nuovo a gennaio, fatte le offerte, aperte le buste ma, mistero dei misteri, ancora insoluto”, interviene Paolo Calicchio, consigliere comunale piddino. “Di vero”, conferma Calicchio, “c’è solo che si è proceduto con una nuova proroga, come ha riferito il sindaco durante il consiglio comunale del 12 aprile, anche se il problema politico è proprio questo”.

Per l’affidamento del nuovo servizio e fino a quando non sarà proclamato il vincitore del bando,  mentre si fanno i nomi di Paoletti e dell’avvocato Cerroni, c’è il rischio che il servizio della città non migliori. “I cittadini pagano dal settembre del 2010 una maggiore e pesante Tarsu che non corrisponde al servizio reso”, rincara Calicchio che, come il collega di partito Zorzi, denuncia che “ormai la società è allo stremo delle forze: non possono assumere dipendenti stagionali e nemmeno riparare i mezzi: o meglio, possono “aggiustarli” ma si tratta sempre degli stessi 8 vecchissimi camion, di cui uno addirittura fuori uso per un incendio”.  “Loro non ce la fanno”, sottolinea l’ex capogruppo Pd: “né ce la fa la città a sopportare la mondezza mentre la bella stagione è alle porte. Speriamo solo che la proroga  al 31 maggio sia l’ultima perché non credo si possa andare avanti così. Bene dunque la convocazione della commissione trasparenza ma la responsabilità è politica: quello che c’era di irregolare l’ho detto, ovvero il bando è stato firmato dal direttore generale che  non aveva il titolo per legge per  farlo”. Ma ora c’è un nuovo “colpo di scena”: il presidente della commissione giudicante si è dimesso e ne è stato nominato uno nuovo che dovrà, insieme alla commissione, esterna e formata da esperti, procedere alla valutazione dei progetti e dell’offerta economica. “E intanto la città è sporca e la collettività non ha benefici”, conclude Calicchio.
Maria Grazia Stella