“Fiumicino evade la tassa di scopo sul traffico aeroportuale”

9 maggio 2011 | 01:49
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“Fiumicino evade la tassa di scopo sul traffico aeroportuale”

La denuncia del Comitato Fuoripista: disattesa unimposta trimestrale istituita nel 2001

Il Faro on line – Il 5 gennaio, per molti un giorno come un altro, segna una scadenza precisa per  le aviolinee che effettuano decolli e atterraggi negli aeroporti civili ubicati in ambito regionale, ovvero il versamento dell’imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili, meglio nota come Iresa. Quest’imposta trimestrale, istituita nel 2001, nasce per uno scopo preciso, cioè  ridurre la produzione delle emissioni sonore nelle zone circostanti gli scali aeroportuali e viene calcolata per tonnellate registrando la mole di traffico in uscita e in partenza sostenuto dagli aeroporti civili.
Ma a Fiumicino, e a quanto pare nell’intera regione Lazio, questa prassi non è mai stata assimilata, infatti denuncia il comitato FuoriPISTA: “Per l’aeroporto Da Vinci tale imposta non è mai stata riscossa e pertanto le sue finalità sono inapplicate.”

Viene spontaneo chiedersi come sia possibile evitare in modo così palese un’imposta del genere, e soprattutto se esista una regolamentazione specifica che garantisca una pronta riscossione da parte degli enti preposti a quest’incarico: la risposta è no. Infatti ci informa il comitato: ”Per effetto della modifica del titolo V della Costituzione la regolamentazione per l’Iresa è diventata di competenza regionale, infatti gli enti territoriali menzionati nell’art.119 della Costituzione (Comune, Provincia, Regione) hanno autonomia finanziaria di entrate e di spesa, proprio per questo il Ministero dell’Economia e delle Finanze ritiene inopportuno emanare un decreto ministeriale per regolamentare la materia.”
Il bandolo della matassa lo si ritrova nell’iter legislativo regionale accuratamente ripercorso e descritto da fuoriPISTA : “con legge 26 aprile 2006 n.4 (art.45) la Regione Lazio si è determinata sulla materia riguardante le emissioni rumorose degli aeromobili. Nello specifico l’art. 45 demanda l’applicazione della materia alla emanazione di un regolamento, ma – constata il comitato -in attesa del regolamento le compagnie continuano a fare il loro comodo, infatti gli effetti delle eventuali ammende sono differiti a dopo l’entrata in funzione del regolamento!”
“A questo punto – conclude amaramente il comitato – ci chiediamo cosa aspetta la Regione Lazio per emanare il regolamento in questione ed ottenere così l’applicazione dell’Iresa, istituita nel lontano 2001, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento acustico nelle aree limitrofe agli aeroporti?”
Andrea Piras