Mattinata di demolizioni ad Ardea

9 maggio 2011 | 11:25
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Mattinata di demolizioni ad Ardea

Finiscono in macerie due manufatti abusivi. Tensione durante l’operazione

Il Faro on line – Demolite nella zona dei settecento ettari demaniali delle Salsare due manufatti abusivi di centocinquanta metri quadrati l’uno di proprietà di una famiglia di camminanti venuti dalla provincia di Agrigento. I mezzi meccanici della ditta  e le maestranze, scortati da uno sparuto numero di carabinieri e da agenti della polizia municipale hanno vigilato sulla demolizione dei due manufatti nella zona delle Salsare ritenuto dai proprietari delle case abusive siano essi rom, camminanti  e comuni cittadini una zona invalicabile, un “santuario” dell’illegalità e dell’abusivismo edilizio. Questa mattina lo sparuto gruppo di carabinieri al comando del Luogotenente Antonio Landi, coadiuvato dal Comandante Francesco Passaretti della Municipale, hanno dimostrato se mai ce ne fosse stato bisogno che ad Ardea non ci sono “santuari” inviolabili.  L’operazione di demolizione ha avuto inizio alle 05,30, l’escavatore scortato dai carabinieri che da giorni avevano pianificato il blitz per entrare indisturbati i quella zona considerata il “Bronx rutulo”garantendo la sicurezza di uomini e mezzi.

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La colonna al comando del comandante la tenenza carabinieri di Ardea Antonio Landi, una volta nell’enclave delle Salsare, una traversa di via dei Monti di Santa Lucia strada senza uscita, ove insistevano i due manufatti in muratura mista con solaio sanitario e copertura a tetto riportato completo di tegole e grondaia di rame si sono sentiti i colpi dell’escavatore che abbattutisi  sulle due abitazioni le hanno rase al suolo in un mucchio di macerie. Calcinacci che verrano lasciati in loco il tempo necessario a monito di chi pensava o aveva avuto garantito da politici e professionisti di pochi scrupoli,  oltre che da società di servizi che forniscono l’energia elettrica sulla base di autocertificazioni pur non essendo i richiedenti proprietari, occupanti abusivi, ai quali sembrerebbe avessero capito che mai si sarebbe proceduto ad abbattere i manufatti pur avendo richiesto l’affrancazione dell’uso civico, affrancazione che è bene di sappia non potranno mai ottenere e comunque non in tempi brevi.   La demolizione ha avuto il plauso del sindaco Eufemi dei consiglieri comunali che voglio riportare ad Ardea ed in particolare nei settecento ettari delle Salsare, la legalità di una zona sfuggita maggiormente al controllo urbanistico malgrado l’impegno profuso dalla squadra antiabusivismo della polizia municipale. Un particolare grazie il sindaco lo ha devoluto al comandante Landi e Passaretti affinchè lo trasmettano ai loro sottordini per la brillante operazione svolta ancora una volta senza problemi. Per dovere di cronaca va detto che la segretezza dell’operazione della quale non erano informati neppure i capigruppo dei partiti, qualcuno dei quali scettico nella determinazione del sindaco di abbattere manufatti abusivi non soltanto sul lungomare ma anche nelle Salsare, si è ricreduto. A demolizione conclusa, si sono accalcati i  proprietari dei manufatti abusivi spalleggiati da parenti ed amici, e tre facinorosi che cercavano di opporre resistenza per aggredire le maestranze, sono stati caricati in auto e trasferiti alla tenenza per i provvedimenti del caso. Le demolizioni proseguiranno a breve, e questa volta non è escluso che verranno demoliti capannoni industriali chiusi e costruiti abusivamente sui quali pendono come per i manufatti in oggetto sentenze del Tribunale di Velletri passate in giudicato.
Perla Tegofenti