Centri diurni, passa la proposta per unificarli

13 maggio 2011 | 04:11
Share0
Centri diurni, passa la proposta per unificarli

Strutture che si configurano quali spazi idonei a favorire il processo di crescita e d’integrazione sociale

Il Faro on line – Una importante seduta di commissione sui servizi sociali si è tenuta lunedì pomeriggio per trattare punti di una certa rilevanza in previsione della scadenza fissata al 30 giugno per la presentazione di progetti e finanziamenti regionali in materia di politiche sociali.
“E proprio per razionalizzare e coordinare al meglio la organizzazione ed il funzionamento delle strutture per l’assistenza ai disabili – dichiara il presidente Di Rocco – è stata avanzata e discussa la proposta di creare un A.T.I che potesse raggruppare i due centri diurni per disabili in un unico grande centro. Una soluzione – sostenuta anche dall’assessore Treglia – che consentirebbe di sviluppare progetti unitari e condivisi  attraverso un accredito diretto con l’assessorato regionale alle politiche sociali e della famiglia”.

Questa operazione consentirebbe inoltre di poter partecipare a bandi su scala regionale  e beneficiare di fondi mirati visto che  le casse del bilancio comunale allo stato attuale non dispongono di sufficienti risorse per far fronte a tutte le attività dei due centri diurni per disabili. La proposta è stata accolta favorevolmente dai due presidenti dei centri, Mario Buceti dell’associazione L’Aquilone e la signora Filomena Villa dell’associazione “A.F.D.F”.

L’opportunità di fondere i due centri in un unico centro diurno consente – secondo Di Rocco – di pianificare interventi in grado di beneficiare risorse e finanziamenti regionali sulla base di una efficiente organizzazione e programmazione.  I Centri diurni svolgono un ruolo di grande rilevanza sociale e assistenziale e si configurano quali spazi appositamente strutturati e pertanto idonei a favorire il processo di crescita e d’integrazione sociale di persone temporaneamente o permanentemente disabili, fornendo valide occasioni per sviluppare e migliorare le capacità relazionali e i legami che l’individuo instaura con la comunità. Tali strutture, hanno pertanto lo scopo di svolgere una funzione socio-educativa sul singolo individuo, mirata a recuperare le capacità fisiche ed intellettuali residue per migliorarne il livello interrelazionale e d’inserimento sociale attraverso interventi integrati assistenziali educativi, rieducativi, abilitativi e riabilitativi.

Altro punto qualificante riguarda la integrazione del disabile nell’ambiente sociale esterno ed il sostegno e coinvolgimento della famiglia nell’opera socio-educativa per evitare l’istituzionalizzazione del disabile. Altro punto discusso ed approvato ha riguardato la sistemazione delle rampe di accesso al mare per i diversamente abili al fine di migliorarne la fruibilità e sanare nello stesso tempo le criticità e difficoltà  riscontrate sul litorale di levante Gianola-S.Janni e quello di ponente Vindicio. Alla seduta consiliare hanno partecipato l’assessore al ramo Giuseppe Treglia, il presidente Antonio Di Rocco ed i consiglieri: Pietro De Meo, Salvatore Orsini, Fulvio Perrone, Gianluca Taddeo. Assenti – non è la prima volta –  i consiglieri dell’opposizione De Santis e Manzo che evidentemente privilegiano la polemica sui giornali alla discussione e decisioni che vengono prese sul sociale nelle sedi istituzionali che contano.