Prc: “La maggioranza non c’è più. Eufemi lo dica chiaramente”

16 maggio 2011 | 03:04
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Prc: “La maggioranza non c’è più. Eufemi lo dica chiaramente”

Barbara Tamanti analizza (e polemizza) il momento politico

Il Faro on line – “Ci risulta particolarmente odioso  leggere sui giornali, anche nazionali affermazioni tanto ciniche sulla questione della politica ad Ardea”. A parlare è Barbara Tamanti (nella foto), Segretaria locale di Rifondazione Comunista.
“Ci piacerebbe  sapere dal nostro sindaco Eufemi – afferma la Tamanti – se nelle dichiarazioni che rilascia, c’è una vera volontà politica, o solo una continua ricerca di equilbrio che rischia di diventare teatro
Come è possibile che riconoscendo la immobilità delle convocazioni di consiglio, ne giustifichi  la causa dichiarando  che in effetti non c’è nulla da deliberare,Ora che lui sia al suo ultimo mandato e meno prenda posizione  e meglio è ,lo hanno capito tutti, ma   vorremmo ricordare ad Eufemi che noi, i cittadini, resteremo a vivere qui, anche dopo che lui, dopo aver radunato le sue cose, tornerà a fare altro.
E delle delibere non c’è bisogno? Non saremo noi a fare l’elenco di quello che è urgente deliberare, e neanche ad ipotizzare le motivazioni che spingono il sindaco a tali affermazioni, ma a questo punto, non possiamo esimerci dal sottolineare la nostra indignazione e la nostra rabbia, sono al limite della umana sopportazione.
Questo – prosegue l’esponente di Rifondazione – è il comportamento responsabile di un primo cittadino, che sceglie di evitare ma racconta alla stampa che risolve le buche, che tutto va secondo programma a cittadini che sono consapevoli della falsità delle sue affermazioni, quando è chiaro ai meglio informati che le motivazioni non sono esattamente quelle che vorrebbe far passare,ci viene spontaneo invitare  il sindaco a una sana condizione di lealtà,ammettendo le sue difficoltà di gestione della sua squadra.
Tra meno di un anno, Ardea tornerà alle urne, faccia un ultimo gesto eroico, ammetta che Ardea resterà ingovernabile se costretta nella ragnatela degli equilibri interni, cosi’da facilitare le scelte dei cittadini quando ingenuamente dovranno di nuovo affidare le loro esistenze a certi politici”.