L’archeologia a portata di mano

22 maggio 2011 | 18:00
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L’archeologia a portata di mano

Primo degli appuntamenti organizzati dalla Sovrintendenza e l’Unione Italiana Ciechi

Il Faro on line – Venerdì  scorso, nella splendida cornice del salone ricevimenti dalla Pineta dei Liberti ha avuto luogo, ideato e presieduto dall’archeologo Francesco Di Mario, il primo di una serie di incontri volti a promuovere l’approccio alla conoscenza dell’archeologia in favore dei non vedenti.

La serata, organizzata grazie alla collaborazione tra la Sovrintendenza ai beni archeologici e l’Unione Italiana Ciechi e sponsorizzata dall’azienda vinicola “Casale del Giglio” di Aprilia, ha visto protagonisti numerosi non vedenti provenienti dalle diverse regioni d’Italia.

Alla degustazione hanno partecipato il sindaco Carlo Eufemi e il consigliere Nazareno Sperandio, scrittore e appassionato di archeologia. Il sindaco impegnato in una riunione istituzionale, ha lasciato al giovane consigliere accompagnato dalla dottoressa Enrica Tumino, il compito di inaugurare il progetto. Francesco Di Mario ha poi illustrato il progetto che si basa su esperienze sensoriali volte a eliminare, attraverso il tatto e la descrizione, quelle barriere che fisicamente impediscono, a chi non possiede il dono della vista, di godere della bellezza del nostro patrimonio archeologico.

Un arduo e innovativo esperimento accolto con grande entusiasmo e collaborazione dagli amici non vedenti, che nella mattinata di sabato, dopo il pernotto ad Ardea, hanno proseguito la loro esperienza conoscitiva partendo alla volta di Sperlonga. Il sindaco giunto successivamente ha salutato gli invitati del professor Di Mario, brindando con loro e proseguendo la serata con i suoi più stretti collaboratori  come l’assessore all’ambiente Nicola Petricca, la responsabile dell’anagrafe Antonella Liberatori ed Eleonora Corbo della segreteria generale.

Di Mario è passato spesso tra i tavoli per parlare e illustrare il progetto. Seduta al tavolo con l’archeologo più amato di Ardea, per aver riportato alla luce la sua storia, l’architetto Lorella Di Mario dell’Ufficio Lavori pubblici. Un professionista la cui professionalità è stata indispensabile per ultimare il museo archeologico in zona Sant’Antonio, di prossima apertura. Il museo è stato fortemente voluto dal sindaco, uomo sensibile e appassionato di archeologia, da sempre convinto che l’arte sia un bene prezioso da salvaguardare in ogni città.
Luigi Centore